first firenze prato: nuova segreteria
Francesca Manetti (dipendente Chianti Banca) è la nuova segretaria generale della First-Cisl di Firenze e Prato. E’ stata eletta dal Consiglio Direttivo territoriale del sindacato Cisl che segue i settori banche, assicurazioni, riscossioni e authorities, riunito ieri a Firenze.
A far parte della nuova segreteria saranno anche Fabio Baronti (Banca Monte dei Paschi di Siena) come segretario generale aggiunto, e Andrea Serlupi D’Ongran (Unipolsai Assicurazioni), David Bellaccini (Findomestic Banca) e Lorenzo Leo (Banca Intesa).
Il cambio alla guida della First Firenze-Prato è stato conseguenza delle dimissioni per l’accesso alla pensione del segretario generale Maurizio Leoni e del componenete di segreteria Gianni Logli.
Ai lavori hanno preso parte anche il segretario generale della Cisl Firenze-Prato Roberto Pistonina, il segretario generale nazionale First Cisl Giulio Romani e il segretario regionale First Cisl Stefano Bellandi.
La nuova Segreteria ed il Consiglio Direttivo ringraziano, il segretario generale uscente Maurizio Leoni per il magnifico lavoro svolto in tutti questi anni, lavoro che sarà per tutti punto di riferimento per il futuro.
Un ringraziamento sentito anche per il Segretario uscente Gianni Logli per l’appassionato lavoro da lui svolto nella zona di Prato in tutti questi anni.
A far parte della nuova segreteria saranno anche Fabio Baronti (Banca Monte dei Paschi di Siena) come segretario generale aggiunto, e Andrea Serlupi D’Ongran (Unipolsai Assicurazioni), David Bellaccini (Findomestic Banca) e Lorenzo Leo (Banca Intesa).
Il cambio alla guida della First Firenze-Prato è stato conseguenza delle dimissioni per l’accesso alla pensione del segretario generale Maurizio Leoni e del componenete di segreteria Gianni Logli.
Ai lavori hanno preso parte anche il segretario generale della Cisl Firenze-Prato Roberto Pistonina, il segretario generale nazionale First Cisl Giulio Romani e il segretario regionale First Cisl Stefano Bellandi.
La nuova Segreteria ed il Consiglio Direttivo ringraziano, il segretario generale uscente Maurizio Leoni per il magnifico lavoro svolto in tutti questi anni, lavoro che sarà per tutti punto di riferimento per il futuro.
Un ringraziamento sentito anche per il Segretario uscente Gianni Logli per l’appassionato lavoro da lui svolto nella zona di Prato in tutti questi anni.
Banche toscane, sindacati preoccupati per i processi di ristrutturazione
Il punto al tavolo di monitoraggio con la Regione. Bellandi: “Necessario coinvolgere tutti i portatori d’interesse del sistema.”
Si è riunito ieri il tavolo regionale di monitoraggio sulla crisi del settore credito in Toscana alla presenza del Presidente Enrico Rossi e dell’Assessore Stefano Ciuoffo durante il quale la First-Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha rappresentato le proprie preoccupazioni riguardo la situazione in cui versano le banche in Toscana, soggette a rilevanti ristrutturazioni.
Oltre ad evidenziare le pesanti ricadute sul piano occupazionale, seppur mitigate dagli ammortizzatori di settore, abbiamo condiviso con la Regione, la necessità e l’urgenza di rilanciare un sistema creditizio che torni ad essere un reale sostegno alle esigenze delle famiglie e delle imprese.
Abbiamo riscontrato la disponibilità della Regione ad attivarsi presso il Governo per essere messa a conoscenza dei programmi riservati per il settore creditizio in Toscana e per esercitare, nel limite delle proprie competenze, le sollecitazioni necessarie per far sì che il nostro territorio non diventi solo terra di raccolta ma anche di impieghi.
L’imminente presentazione del piano industriale del Monte dei Paschi, rappresenterà un punto fondamentale per capire meglio quale sarà il destino del settore in Toscana.
Stefano Bellandi, segretario generale della First-Cisl Toscana, ha evidenziato come “una gestione interna paziente e attenta dei crediti deteriorati, affidata ai lavoratori bancari delle banche in crisi, possa rappresentare un elemento utile sia ai fini occupazionali sia per poter recuperare capitali. Per poter fare questo è necessario coinvolgere tutti i portatori d’interesse del sistema.”
Oltre ad evidenziare le pesanti ricadute sul piano occupazionale, seppur mitigate dagli ammortizzatori di settore, abbiamo condiviso con la Regione, la necessità e l’urgenza di rilanciare un sistema creditizio che torni ad essere un reale sostegno alle esigenze delle famiglie e delle imprese.
Abbiamo riscontrato la disponibilità della Regione ad attivarsi presso il Governo per essere messa a conoscenza dei programmi riservati per il settore creditizio in Toscana e per esercitare, nel limite delle proprie competenze, le sollecitazioni necessarie per far sì che il nostro territorio non diventi solo terra di raccolta ma anche di impieghi.
L’imminente presentazione del piano industriale del Monte dei Paschi, rappresenterà un punto fondamentale per capire meglio quale sarà il destino del settore in Toscana.
Stefano Bellandi, segretario generale della First-Cisl Toscana, ha evidenziato come “una gestione interna paziente e attenta dei crediti deteriorati, affidata ai lavoratori bancari delle banche in crisi, possa rappresentare un elemento utile sia ai fini occupazionali sia per poter recuperare capitali. Per poter fare questo è necessario coinvolgere tutti i portatori d’interesse del sistema.”
ChiantiBanca: basta con gli esperimenti
La preoccupazione di lavoratori e sindacato dopo le dimissioni del Direttore Generale Bianchi
È sempre la solita storia: qualcuno gioca a fare il banchiere coi soldi degli altri e poi sono “gli altri” a farne le spese: quasi 470 lavoratori, gli oltre 25.000 soci, i 103.000 clienti di ChiantiBanca. La Cassa Rurale di San Casciano, ma anche quelle di Monteriggioni, Campi, Pistoia e Carmignano, che a ChiantiBanca hanno dato vita, hanno radici antiche: nei decenni hanno creato valore e lavoro nel territorio, sono cresciute e lo hanno fatto crescere. Oggi la Banca si sviluppa su Siena, Firenze, Prato, Pistoia: “La Banca delle comunità nel cuore della Toscana”, come si legge sul suo portale. E lo ha fatto grazie al suo far parte del Movimento delle Banche di Credito Cooperativo.
Fino a quando, dopo quasi 120 anni di storia, ChiantiBanca ha iniziato a “sperimentare” nuove vie… la way-out… poi, no, Gruppo Trentino... “siamo i più bravi” e “possiamo camminare da soli”; “we have a dream”.... Un sogno, alla luce dei fatti, miseramente infranto sul fatto che ChiantiBanca ha rinnegato la sua identità, ha cominciato a fare “altro da sé” e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Accade, di solito, che chi ha operato scelte azzardate se ne va; lavoratori, clienti e soci – coloro che la Banca l’hanno costruita, ciascuno nel proprio ruolo – invece restano.
La FIRST CISL, da più di due anni rappresenta la propria preoccupazione rispetto a questo “nuovo corso”; e lo ha fatto semplicemente sulla base dei numeri. Alla luce anche dalla comunicazione delle dimissioni del Direttore Generale, come lavoratrici e lavoratori diciamo: ora basta con gli esperimenti! Gli amministratori sono i custodi del patrimonio che i soci hanno costruito con sudore. Adesso ci aspettiamo da loro una scelta di responsabilità e umiltà; un atto doveroso: basta con le avventure!
Riportate, riportiamo la “nostra” banca a casa: la Federazione Toscana BCC e il Gruppo ICCREA. Siamo convinti che solo questo possa essere il “porto sicuro” da dove poter ripartire; i fatti ce lo hanno dimostrato. Ci rivolgiamo agli amministratori , ai soci, ai clienti, alle istituzioni: non lasciamo che il valore costruito da questa piccola-grande Banca, radicalmente intrecciata con quella dei nostri territori, venga distrutto da altri esperimenti. Siamo ancora in tempo. Ma non ne rimane molto.
Fino a quando, dopo quasi 120 anni di storia, ChiantiBanca ha iniziato a “sperimentare” nuove vie… la way-out… poi, no, Gruppo Trentino... “siamo i più bravi” e “possiamo camminare da soli”; “we have a dream”.... Un sogno, alla luce dei fatti, miseramente infranto sul fatto che ChiantiBanca ha rinnegato la sua identità, ha cominciato a fare “altro da sé” e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Accade, di solito, che chi ha operato scelte azzardate se ne va; lavoratori, clienti e soci – coloro che la Banca l’hanno costruita, ciascuno nel proprio ruolo – invece restano.
La FIRST CISL, da più di due anni rappresenta la propria preoccupazione rispetto a questo “nuovo corso”; e lo ha fatto semplicemente sulla base dei numeri. Alla luce anche dalla comunicazione delle dimissioni del Direttore Generale, come lavoratrici e lavoratori diciamo: ora basta con gli esperimenti! Gli amministratori sono i custodi del patrimonio che i soci hanno costruito con sudore. Adesso ci aspettiamo da loro una scelta di responsabilità e umiltà; un atto doveroso: basta con le avventure!
Riportate, riportiamo la “nostra” banca a casa: la Federazione Toscana BCC e il Gruppo ICCREA. Siamo convinti che solo questo possa essere il “porto sicuro” da dove poter ripartire; i fatti ce lo hanno dimostrato. Ci rivolgiamo agli amministratori , ai soci, ai clienti, alle istituzioni: non lasciamo che il valore costruito da questa piccola-grande Banca, radicalmente intrecciata con quella dei nostri territori, venga distrutto da altri esperimenti. Siamo ancora in tempo. Ma non ne rimane molto.
Maurizio Leoni confermato segretario First-Cisl per Firenze e Prato
Maurizio Leoni (Banca MPS) è stato confermato Segretario generale per Firenze e Prato della First, il sindacato Cisl che segue e rappresenta i lavoratori del settore bancario, assicurativo e servizi. A comporre con lui la segreteria territoriale saranno Francesca Manetti (BCC - Segretario generale aggiunto) e David Bellaccini (Findomestic Banca – Segretario organizzativo). La segreteria sarà coadiuvata da Gianni Logli per la zona di Prato e da Andrea Serlupi per il Comparto Assicurativo.
Segretari e Segreteria sono stati eletti dal Congresso territoriale svoltosi venerdi scorso a Firenze ed a cui hanno preso parte 80 delegati in rappresentanza degli oltre 3000 iscritti della First Firenze-Prato.
Ai lavori hanno preso parte anche il Segretario generale nazionale First Cisl Giulio Romani, il Segretario generale Cisl Toscana Riccardo Cerza, il Segretario generale Cisl Firenze-Prato Roberto Pistonina, il Segretario generale First Toscana, Stefano Bellandi.
“Auspichiamo – dicono i componenti della nuova Segreteria - che l’entusiasmo ed il clima positivo del Congresso possano essere un buon viatico per il difficile compito che attende la struttura per il prossimo futuro, alla luce della situazione generale del Paese e del territorio, in particolare per quanto riguarda il settore bancario.”
Segretari e Segreteria sono stati eletti dal Congresso territoriale svoltosi venerdi scorso a Firenze ed a cui hanno preso parte 80 delegati in rappresentanza degli oltre 3000 iscritti della First Firenze-Prato.
Ai lavori hanno preso parte anche il Segretario generale nazionale First Cisl Giulio Romani, il Segretario generale Cisl Toscana Riccardo Cerza, il Segretario generale Cisl Firenze-Prato Roberto Pistonina, il Segretario generale First Toscana, Stefano Bellandi.
“Auspichiamo – dicono i componenti della nuova Segreteria - che l’entusiasmo ed il clima positivo del Congresso possano essere un buon viatico per il difficile compito che attende la struttura per il prossimo futuro, alla luce della situazione generale del Paese e del territorio, in particolare per quanto riguarda il settore bancario.”
LA FIERA DELLE IDEE
21-23 OTTOBRE 2016 A FIRENZE
L’esempio di nuove imprese impegnate nell’Economia Circolare per produrre ricadute e vantaggi nel sociale e nuovi posti di lavoro. E’ questo l’obbiettivo della Fiera delle Idee “Non esistono scarti ma risorse” in programma dal 21 al 23 ottobre a Firenze, nel Chiostro di Sant’Apollonia e nella libreria Libri Liberi, nel corso del convegno NovoModo “Responsabilità di tutti”.
Le imprese che hanno aderito provengono da varie parti di Italia, sono giovani e si muovono lungo tre i filoni principali:
1) Chi trova nel riuso degli scarti agroalimentari l’elemento per produrre materia nuova e intraprendere una attività che genera nuovi posti di lavoro per i giovani.
2) Chi si propone nell’ambito agroalimentare con strumenti innovativi, metodi insoliti, con la convinzione di migliorare la cultura alimentare e offrire opportunità professionali, dall’università al controllo della filiera.
3) Chi opera nell’elettronica e fornisce metodi di indagine che facilitano il lavoro, con uno sguardo alle applicazioni future come la stampa in 3D.
In programma anche una tavola rotonda tra i partecipanti alla Fiera delle Idee su ‘Innovazione nell’economia circolare’, sabato 22 ottobre 2016, alle ore 18,30, all’interno della libreria ‘Libri Liberi’, in via San Gallo, 25r. La tavola rotonda sarà condotta da Irene Ivoi, designer di prodotto e gestione dei rifiuti.
Alla Fiera delle idee parteciperanno: Funghi Espresso, Rifiuti Zero Firenze, Future Food Institute, South Hemp Tecno, Kanèsis, Orange Fiber, Domestic Floating, Fablab Fi-renze, Orto x mille, CLT Centro Lombricoltura Toscano.
La fiera delle idee è organizzata da Associazione Culturale Vittorio Rossi - Libri Liberi, Rifiuti Zero Firenze, Associazione Via San Gallo La strada dei libri, Associazione Qualcosa da dire, Associazione Insieme per San Lorenzo, e FIRST-CISL Toscana, la federazione Cisl dei lavoratori del settore bancario e assicurativo.
SCARICA IL PROGRAMMA
Le imprese che hanno aderito provengono da varie parti di Italia, sono giovani e si muovono lungo tre i filoni principali:
1) Chi trova nel riuso degli scarti agroalimentari l’elemento per produrre materia nuova e intraprendere una attività che genera nuovi posti di lavoro per i giovani.
2) Chi si propone nell’ambito agroalimentare con strumenti innovativi, metodi insoliti, con la convinzione di migliorare la cultura alimentare e offrire opportunità professionali, dall’università al controllo della filiera.
3) Chi opera nell’elettronica e fornisce metodi di indagine che facilitano il lavoro, con uno sguardo alle applicazioni future come la stampa in 3D.
In programma anche una tavola rotonda tra i partecipanti alla Fiera delle Idee su ‘Innovazione nell’economia circolare’, sabato 22 ottobre 2016, alle ore 18,30, all’interno della libreria ‘Libri Liberi’, in via San Gallo, 25r. La tavola rotonda sarà condotta da Irene Ivoi, designer di prodotto e gestione dei rifiuti.
Alla Fiera delle idee parteciperanno: Funghi Espresso, Rifiuti Zero Firenze, Future Food Institute, South Hemp Tecno, Kanèsis, Orange Fiber, Domestic Floating, Fablab Fi-renze, Orto x mille, CLT Centro Lombricoltura Toscano.
La fiera delle idee è organizzata da Associazione Culturale Vittorio Rossi - Libri Liberi, Rifiuti Zero Firenze, Associazione Via San Gallo La strada dei libri, Associazione Qualcosa da dire, Associazione Insieme per San Lorenzo, e FIRST-CISL Toscana, la federazione Cisl dei lavoratori del settore bancario e assicurativo.
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Riscossione tributi: ripartire da Equitalia
Creazione di un Durc sociale, bonus-malus del contribuente, baratto amministrativo con i comuni, notifica degli atti tramite pec, azioni esecutive meno invadenti e più graduali, superamento della cosiddetta ‘schiavitù fiscale’. Sono alcuni dei provvedimenti indicati nel Manifesto che la First-Cisl nazionale ha messo a punto per riorganizzare il sistema di riscossione fiscale, nel rispetto delle persone e delle loro difficoltà e al tempo stesso con la consapevolezza che i tanti che in Italia non pagano le tasse rendono più pesante il fardello per i contribuenti onesti.
Il Manifesto è stato presentato questa mattina a Firenze, nel corso di un convegno organizzato dalla First in collaborazione con la Cisl di Firenze-Prato ed a cui hanno partecipato tra gli altri l’assessore regionale Vittorio Bugli, Marco Colzi direttore Equitalia Centro, Leonardo Bassilichi presidente Camera di Commercio Firenze, Nico Gronchi presidente Confesercenti Toscana, Francesca Pirelli dell’Ordine dei commercialisti.
“Equitalia deve cambiare pelle – ha detto Alessandro Delfino, della Fist-Cisl nazionale – superando quello stereotipo negativo che ci hanno cucito addosso e svolgere questa funzione necessaria, mettendosi a fianco del cittadino, dando consulenza e tutoraggio a chi intende pagare, pur restando inflessibile verso chi non ha intenzione di pagare le tasse. Le proposte che presentiamo oggi nascono dall’esperienza concreta dei lavoratori, nella convinzione che questo può migliorare la loro condizione di lavoro, ma anche la tutela di tutti i cittadini.”
La riorganizzazione, secondo il Manifesto della First, non può prescindere da Equitalia, “quale unica agenzia nazionale a tutela del sistema di riscossione, garante del credito collettivo e del rischio di dumping fiscale”, ma ripartendo da “un nuovo patto di fiducia tra cittadini, imprese e agenti di riscossione.”
L’obiettivo è quello di assicurare “trasparenza e certezza del carico tributario annuo, tracciabilità completa del sistema lavoro negli appalti, coordinamento delle politiche fiscali e di esazione con quelle di presidio della legalità, a partire da antiusura e antimafia.”
Tra le misure proposte nel Manifesto la creazione del “Durc sociale, quale strumento che oltre alla corretta relazione contributiva, evidenzi il processo di responsabilità sociale economico e di fiscalità dei contribuenti.”
La First ipotizza anche di “premiare i virtuosi che pagano regolarmente con l’introduzione del bonus/malus: più basso è il punteggio meno si paga in termini di mora” e di rilanciare, soprattutto da parte dei comuni, il poco utilizzato (in Toscana lo fa solo Seggiano) ‘baratto amministrativo’, prevedendo cioè l’assolvimento del debito con una prestazione lavorativa di utilità sociale.
Il Manifesto dice “no alla schiavitù fiscale” chiedendo per questo un “calcolo delle rate tale da poter assolvere al pagamento del carico tributario arretrato e corrente” e propone “azioni esecutive meno invadenti e più graduali, per la riscossione degli importi minimi, anche concordate tra Equitalia e gli enti impositori”.
Proposta anche, per migliorare l’efficienza, la “notifica degli atti tramite pec anche per le persone fisiche, che possono eleggere domicilio virtuale presso caaf o commercialisti”.
Il Manifesto è stato presentato questa mattina a Firenze, nel corso di un convegno organizzato dalla First in collaborazione con la Cisl di Firenze-Prato ed a cui hanno partecipato tra gli altri l’assessore regionale Vittorio Bugli, Marco Colzi direttore Equitalia Centro, Leonardo Bassilichi presidente Camera di Commercio Firenze, Nico Gronchi presidente Confesercenti Toscana, Francesca Pirelli dell’Ordine dei commercialisti.
“Equitalia deve cambiare pelle – ha detto Alessandro Delfino, della Fist-Cisl nazionale – superando quello stereotipo negativo che ci hanno cucito addosso e svolgere questa funzione necessaria, mettendosi a fianco del cittadino, dando consulenza e tutoraggio a chi intende pagare, pur restando inflessibile verso chi non ha intenzione di pagare le tasse. Le proposte che presentiamo oggi nascono dall’esperienza concreta dei lavoratori, nella convinzione che questo può migliorare la loro condizione di lavoro, ma anche la tutela di tutti i cittadini.”
La riorganizzazione, secondo il Manifesto della First, non può prescindere da Equitalia, “quale unica agenzia nazionale a tutela del sistema di riscossione, garante del credito collettivo e del rischio di dumping fiscale”, ma ripartendo da “un nuovo patto di fiducia tra cittadini, imprese e agenti di riscossione.”
L’obiettivo è quello di assicurare “trasparenza e certezza del carico tributario annuo, tracciabilità completa del sistema lavoro negli appalti, coordinamento delle politiche fiscali e di esazione con quelle di presidio della legalità, a partire da antiusura e antimafia.”
Tra le misure proposte nel Manifesto la creazione del “Durc sociale, quale strumento che oltre alla corretta relazione contributiva, evidenzi il processo di responsabilità sociale economico e di fiscalità dei contribuenti.”
La First ipotizza anche di “premiare i virtuosi che pagano regolarmente con l’introduzione del bonus/malus: più basso è il punteggio meno si paga in termini di mora” e di rilanciare, soprattutto da parte dei comuni, il poco utilizzato (in Toscana lo fa solo Seggiano) ‘baratto amministrativo’, prevedendo cioè l’assolvimento del debito con una prestazione lavorativa di utilità sociale.
Il Manifesto dice “no alla schiavitù fiscale” chiedendo per questo un “calcolo delle rate tale da poter assolvere al pagamento del carico tributario arretrato e corrente” e propone “azioni esecutive meno invadenti e più graduali, per la riscossione degli importi minimi, anche concordate tra Equitalia e gli enti impositori”.
Proposta anche, per migliorare l’efficienza, la “notifica degli atti tramite pec anche per le persone fisiche, che possono eleggere domicilio virtuale presso caaf o commercialisti”.
La fiscalitA' responsabile
La First-Cisl nazionale presenta a Firenze il Manifesto su come riorganizzare Equitalia e il sistema di riscossione
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Secondo il rapporto Eurispes 2016 l’Italia avrebbe un PIL sommerso pari a 540 miliardi, a fronte di un PIL ufficiale di 1.500 miliardi di euro.
A questi vanno aggiunti ulteriori 200 miliardi come provento di economia criminale. Secondo i calcoli di Eurispes l’evasione fiscale in Italia varrebbe il 18% del PIL. Se si tiene conto del sommerso in generale si sale invece al 35%. Dati che rendono evidente quanto il tema della riscossione delle tasse sia centrale per assicurare un futuro al nostro Paese. La riscossione delle imposte è un’azione civile di responsabilità sociale verso il bene comune e pone al centro la tutela della persona attraverso il rispetto delle leggi. Le tasse servono per costruire stabilità per il progresso del paese, la loro riscossione deve avvenire in piena trasparenza. I lavoratori di Equitalia hanno delle proposte innovative, utili ad aggiornare gli strumenti contro l’evasione fiscale che blocca il progresso, nel rispetto che si deve ad ogni persona. Questi temi saranno al centro di un convegno e di una tavola rotonda in programma giovedì prossimo 12 Maggio a Firenze (Auditorim Cisl Toscana, via Benedetto Dei 2/a). Nel corso dell’incontro verrà presentato per la prima volta il Manifesto nazionale First-Cisl su come riorganizzare Equitalia e il sistema di riscossione in Italia. Per costruire un nuovo patto di fiducia tra agenti di riscossione, istituti di credito, imprese e cittadini. |
Crack banche: pressioni commerciali, rovina di clienti e dipendenti
Pistonina e Leoni: “Anche i lavoratori sono vittime delle storture del sistema creditizio che abbiamo denunciato per anni. Inascoltati.”
“Il crac delle 4 banche ha avuto un effetto devastante su migliaia di risparmiatori, ma anche i lavoratori, che oggi qualcuno addita come untori, sono vittime delle storture del sistema creditizio che per anni abbiamo denunciato, per lo più senza essere ascoltati.”
E’ la presa di posizione dei Segretari generali della Cisl e della First-Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina e Maurizio Leoni, di fronte al rischio che in pasto alla rabbia popolare finiscano, invece dei veri responsabili, i dipendenti, vittime anch’essi del meccanismo perverso e assillante del budget a ogni costo.
“Da molti anni ormai - dicono Pistonina e Leoni - il sistema creditizio privatizzato richiede politiche bancarie fondate sul rendimento economico a vantaggio degli azionisti, in tempi brevissimi; ciò determina, forzatamente, la vendita di prodotti fortemente remunerativi per le banche a scapito spesso della clientela. E questo noi lo denunciamo da anni.”
“Da tempo – dice Leoni - chiediamo che nei luoghi di lavoro siano rispettate le persone e la loro dignità, abbiamo versato fiumi di inchiostro e lanciato appelli, purtroppo inascoltati: i bancari da anni sono oggetto di pressioni commerciali che rendono l’ambiente lavorativo invivibile per chi si rifiuta di eseguire pedissequamente le disposizioni aziendali. Le pressioni commerciali traggono origine soprattutto da errori manageriali e sconfinano talvolta in inaccettabili larvate minacce di trasferimento e demansionamento. In alcune banche i “signori della finanza” hanno ingannato per primi i propri lavoratori, che sono stati pressati per vendere prodotti come le famigerate obbligazioni subordinate, senza avere la consapevolezza della reale situazione patrimoniale dell’azienda: chi sta in agenzia non può avere gli elementi di valutazione complessiva alla pari dell’alta dirigenza. Chi sta in prima linea non è un banchiere, ci mette la faccia ogni giorno nei confronti dei clienti, ma è profondamente ingiusto che gli si faccia carico delle enormi responsabilità che il management della banca ha nei confronti dei clienti.”
“Comprendiamo a pieno il dramma delle famiglie colpite – aggiunge Leoni - ma siamo certi che i cittadini sapranno distinguere fra i lavoratori, anch’essi vittime di manovre spregiudicate e i veri burattinai, dei quali ci auguriamo emergano quanto prima le gravi colpe. Intanto non ci stancheremo di denunciare chi, in modo sleale, si fa scudo dei suoi dipendenti per eludere le conseguenze dei propri sbagli.”
“Chiediamo anche alle Istituzioni – dice Pistonina - più attenzione su questi fenomeni, anche adottando strumenti specifici, per un maggiore ed effettivo controllo del comportamento delle aziende, rispetto alle conseguenze che le pressioni commerciali selvagge hanno anche sui clienti. Da troppo tempo assistiamo ciclicamente alla vendita di prodotti spazzatura che colpiscono la cittadinanza, prodotti venduti per trasparenti ma che di trasparente poco hanno, considerata l’eccessiva mole di documentazione scarsamente comprensibile ai più. Sarebbe senz’altro più efficace una normativa chiara, sintetica ed efficace, che informi correttamente e in modo comprensibile chi si affaccia al mondo degli investimenti.”
E’ la presa di posizione dei Segretari generali della Cisl e della First-Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina e Maurizio Leoni, di fronte al rischio che in pasto alla rabbia popolare finiscano, invece dei veri responsabili, i dipendenti, vittime anch’essi del meccanismo perverso e assillante del budget a ogni costo.
“Da molti anni ormai - dicono Pistonina e Leoni - il sistema creditizio privatizzato richiede politiche bancarie fondate sul rendimento economico a vantaggio degli azionisti, in tempi brevissimi; ciò determina, forzatamente, la vendita di prodotti fortemente remunerativi per le banche a scapito spesso della clientela. E questo noi lo denunciamo da anni.”
“Da tempo – dice Leoni - chiediamo che nei luoghi di lavoro siano rispettate le persone e la loro dignità, abbiamo versato fiumi di inchiostro e lanciato appelli, purtroppo inascoltati: i bancari da anni sono oggetto di pressioni commerciali che rendono l’ambiente lavorativo invivibile per chi si rifiuta di eseguire pedissequamente le disposizioni aziendali. Le pressioni commerciali traggono origine soprattutto da errori manageriali e sconfinano talvolta in inaccettabili larvate minacce di trasferimento e demansionamento. In alcune banche i “signori della finanza” hanno ingannato per primi i propri lavoratori, che sono stati pressati per vendere prodotti come le famigerate obbligazioni subordinate, senza avere la consapevolezza della reale situazione patrimoniale dell’azienda: chi sta in agenzia non può avere gli elementi di valutazione complessiva alla pari dell’alta dirigenza. Chi sta in prima linea non è un banchiere, ci mette la faccia ogni giorno nei confronti dei clienti, ma è profondamente ingiusto che gli si faccia carico delle enormi responsabilità che il management della banca ha nei confronti dei clienti.”
“Comprendiamo a pieno il dramma delle famiglie colpite – aggiunge Leoni - ma siamo certi che i cittadini sapranno distinguere fra i lavoratori, anch’essi vittime di manovre spregiudicate e i veri burattinai, dei quali ci auguriamo emergano quanto prima le gravi colpe. Intanto non ci stancheremo di denunciare chi, in modo sleale, si fa scudo dei suoi dipendenti per eludere le conseguenze dei propri sbagli.”
“Chiediamo anche alle Istituzioni – dice Pistonina - più attenzione su questi fenomeni, anche adottando strumenti specifici, per un maggiore ed effettivo controllo del comportamento delle aziende, rispetto alle conseguenze che le pressioni commerciali selvagge hanno anche sui clienti. Da troppo tempo assistiamo ciclicamente alla vendita di prodotti spazzatura che colpiscono la cittadinanza, prodotti venduti per trasparenti ma che di trasparente poco hanno, considerata l’eccessiva mole di documentazione scarsamente comprensibile ai più. Sarebbe senz’altro più efficace una normativa chiara, sintetica ed efficace, che informi correttamente e in modo comprensibile chi si affaccia al mondo degli investimenti.”
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