ospedali dell'area fiorentina al collasso
Mancanza di personale, variazioni continue di assetto e adesso anche un incremento importante di personale infettato da COVID-19; questo è quanto sta passando il personale della sanità pubblica sul territorio fiorentino.
A sottolineare la criticità è la Cisl-Fp Firenze-Prato con il suo responsabile territoriale Andrea Ferrini, che evidenzia quanto sia difficile per tutto il personale affrontare questa situazione emergenziale.
“Il personale di tutta l’Area fiorentina è numericamente insufficiente per far fronte alle quotidiane esigenze che si presentano, gli operatori sono costretti a prestare l’attività lavorativa in reparti diversi da quelli normalmente assegnati. Dalle direzioni aziendali abbiamo ricevuto più volte garanzie e rassicurazioni riguardo l'accesso costante di nuovo personale ma, ad oggi, la lentezza della procedura assunzionale è imbarazzante.”
“A tutto questo – continua Ferrini - si aggiunge che il personale sanitario comincia ad essere colpito in modo preoccupante dai casi di positività, questo riduce ulteriormente il personale, non solo tra infermieri ed oss ma anche tra i tecnici e gli amministrativi. Una situazione di carenza di personale che rischia di non far erogare risposte veloci relativamente all’importante screening dei tamponi. Riceviamo continue segnalazioni di difficoltà nell’accesso per gli utenti a tale accertamento e anche riguardo la lentezza della tempistica di risposta, non solo per gli utenti ma anche per i dipendenti.”
“L'impressione che si ha - conclude Ferrini - è che troppo poco sia stato fatto per preparare il personale alla seconda ondata pandemica. Abbiamo già segnalato la situazione alle direzioni aziendali, ora aspettiamo risposte in tal senso.”
A sottolineare la criticità è la Cisl-Fp Firenze-Prato con il suo responsabile territoriale Andrea Ferrini, che evidenzia quanto sia difficile per tutto il personale affrontare questa situazione emergenziale.
“Il personale di tutta l’Area fiorentina è numericamente insufficiente per far fronte alle quotidiane esigenze che si presentano, gli operatori sono costretti a prestare l’attività lavorativa in reparti diversi da quelli normalmente assegnati. Dalle direzioni aziendali abbiamo ricevuto più volte garanzie e rassicurazioni riguardo l'accesso costante di nuovo personale ma, ad oggi, la lentezza della procedura assunzionale è imbarazzante.”
“A tutto questo – continua Ferrini - si aggiunge che il personale sanitario comincia ad essere colpito in modo preoccupante dai casi di positività, questo riduce ulteriormente il personale, non solo tra infermieri ed oss ma anche tra i tecnici e gli amministrativi. Una situazione di carenza di personale che rischia di non far erogare risposte veloci relativamente all’importante screening dei tamponi. Riceviamo continue segnalazioni di difficoltà nell’accesso per gli utenti a tale accertamento e anche riguardo la lentezza della tempistica di risposta, non solo per gli utenti ma anche per i dipendenti.”
“L'impressione che si ha - conclude Ferrini - è che troppo poco sia stato fatto per preparare il personale alla seconda ondata pandemica. Abbiamo già segnalato la situazione alle direzioni aziendali, ora aspettiamo risposte in tal senso.”
Asl Toscana-Centro, carichi di lavoro sempre piU' pesanti
Dal 31 Dicembre sono venuti meno anche i lavoratori interinali, proprio nel picco dell’influenza. Si fa fronte abusando della ‘reperibilitA', ma il sistema rischia l’implosione.
Continuano i crescere i carichi di lavoro per gli operatori della sanità della Asl Toscana Centro, conseguenza di una carenza di personale che invece di migliorare diventa sempre più grave.
L’ultimo ‘step’ è datato 31 dicembre: “a fine anno - denuncia la Cisl Funzione Pubblica della Asl Toscana Centro - sono scaduti alcuni contratti di lavoro a somministrazione (interinali) che non sono stati rinnovati con la motivazione che dovrebbe entrare in servizio personale presente nelle graduatorie; ma ciò avviene a rilento a causa dei tempi biblici per lo scorrimento delle graduatorie. Il risultato è che ci troviamo con meno personale proprio nel periodo del picco influenzale, che in questi giorni sta colpendo la cittadinanza, ma anche molti lavoratori. Così chi non è malato è continuamente chiamato a lavorare durante la ‘reperibilità’ accumulando un superlavoro che, in un settore così delicato, diventa non solo pesante per i lavoratori ma anche pericoloso per i pazienti.”
“Al recepimento della Direttiva europea che allunga i tempi minimi di recupero tra un turno e l’altro – spiega la Fp-Cisl – si è fatto fronte non aumentando il personale, come sarebbe stato giusto, ma utilizzando la reperibilità. Così ad esempio chi fa il turno di notte (11 ore, dalle 20 di sera alle 7 del mattino) è reperibile anche la notte successiva e se viene chiamato lavora due notti di fila. E questo, in periodi come quello attuale con l’influenza che colpisce i cittadini ma decima anche gli operatori sanitari, succede spesso, facendo accumulare ai lavoratori stanchezza e stress.”
Per questo la Cisl Fp chiede alla Direzione aziendale di “intervenire urgentemente e responsabilmente” per far fronte a carichi di lavoro che in sanità “sono aumentati a discapito del personale che, in questi anni, a causa dei vari vincoli di bilancio, si è ridotto notevolmente.”
“Ma intervenire – avverte la Fp-Cisl – significa ricostituire, tramite assunzioni e stabilizzazioni, un numero di lavoratori adeguato e non aumentare i carichi di lavoro attraverso la reperibilità, di cui questa azienda sta abusando, mettendo sempre più sotto pressione una situazione già difficile che rischia di implodere. Basta farsi belli alle spalle dei lavoratori.”
L’ultimo ‘step’ è datato 31 dicembre: “a fine anno - denuncia la Cisl Funzione Pubblica della Asl Toscana Centro - sono scaduti alcuni contratti di lavoro a somministrazione (interinali) che non sono stati rinnovati con la motivazione che dovrebbe entrare in servizio personale presente nelle graduatorie; ma ciò avviene a rilento a causa dei tempi biblici per lo scorrimento delle graduatorie. Il risultato è che ci troviamo con meno personale proprio nel periodo del picco influenzale, che in questi giorni sta colpendo la cittadinanza, ma anche molti lavoratori. Così chi non è malato è continuamente chiamato a lavorare durante la ‘reperibilità’ accumulando un superlavoro che, in un settore così delicato, diventa non solo pesante per i lavoratori ma anche pericoloso per i pazienti.”
“Al recepimento della Direttiva europea che allunga i tempi minimi di recupero tra un turno e l’altro – spiega la Fp-Cisl – si è fatto fronte non aumentando il personale, come sarebbe stato giusto, ma utilizzando la reperibilità. Così ad esempio chi fa il turno di notte (11 ore, dalle 20 di sera alle 7 del mattino) è reperibile anche la notte successiva e se viene chiamato lavora due notti di fila. E questo, in periodi come quello attuale con l’influenza che colpisce i cittadini ma decima anche gli operatori sanitari, succede spesso, facendo accumulare ai lavoratori stanchezza e stress.”
Per questo la Cisl Fp chiede alla Direzione aziendale di “intervenire urgentemente e responsabilmente” per far fronte a carichi di lavoro che in sanità “sono aumentati a discapito del personale che, in questi anni, a causa dei vari vincoli di bilancio, si è ridotto notevolmente.”
“Ma intervenire – avverte la Fp-Cisl – significa ricostituire, tramite assunzioni e stabilizzazioni, un numero di lavoratori adeguato e non aumentare i carichi di lavoro attraverso la reperibilità, di cui questa azienda sta abusando, mettendo sempre più sotto pressione una situazione già difficile che rischia di implodere. Basta farsi belli alle spalle dei lavoratori.”
A Careggi si continua a risparmiare solo sul personale
La Cisl Funzione Pubblica di Careggi denuncia assunzioni di personale insufficienti a garantire i nuovi servizi inaugurati e sbandierati sulla stampa
Il, poco, nuovo personale assunto nell’ultimo anno a Careggi non basta neppure per garantire le aperture eclatanti di servizi appena inaugurati, come il DEAS e le nuove sale operatorie.
Dopo la facile pubblicità i Dipartimenti adesso vanno avanti a fatica con continui rientri del personale interinale che scade a fine Dicembre 2017 ed ancora non si hanno risposte su cosa accadrà da quella data.
Il personale in servizio è già stremato da continui rientri che abbassano l’attenzione e la qualità assistenziale, inoltre l’Azienda prova a recuperare personale togliendolo obbligatoriamente da altre realtà.
L’Azienda prende in giro noi e anche l’utenza con numeri paurosi. Qui vorrebbero aprire reparti con un infermiere per 10/15 degenti e con un OSS (operatore socio sanitario) per tutto il reparto, quando le linee guida nazionali prevedono un infermiere per ogni 5/6 degenti (nella medio-alta intensità) e un OSS per ogni infermiere presente.
Si continuano ad aprire nuovi reparti accorpando e diminuendo il personale.
Noi teniamo alla sicurezza dei degenti che si raggiunge e si mantiene con un corretto numero di personale che non deve essere in continuo affaticamento.
Noi vogliamo fornire un’assistenza di qualità con i tempi giusti per prendersi cura delle persone, per aiutarle, per assisterle, per orientarle e per guidarle, come recitano le linee guida regionali.
Vogliamo lottare e debellare le infezioni, nuova piaga dentro gli ospedali, e per far questo occorre dare il tempo al personale di fare assistenza secondo le linee guida.
Per certi capitoli i soldi vengono trovati e spesi, i costi del personale non sono uno spreco ma un investimento, che si ammortizza con il tempo e produce sicurezza, qualità dei servizi e un’assistenza personalizzata che migliora la cura al cittadino.
Riteniamo che Careggi stia facendo una politica al risparmio nelle assunzioni unica nel suo genere in tutta la Toscana e purtroppo pericolosa per le conseguenze assistenziali
Dopo la facile pubblicità i Dipartimenti adesso vanno avanti a fatica con continui rientri del personale interinale che scade a fine Dicembre 2017 ed ancora non si hanno risposte su cosa accadrà da quella data.
Il personale in servizio è già stremato da continui rientri che abbassano l’attenzione e la qualità assistenziale, inoltre l’Azienda prova a recuperare personale togliendolo obbligatoriamente da altre realtà.
L’Azienda prende in giro noi e anche l’utenza con numeri paurosi. Qui vorrebbero aprire reparti con un infermiere per 10/15 degenti e con un OSS (operatore socio sanitario) per tutto il reparto, quando le linee guida nazionali prevedono un infermiere per ogni 5/6 degenti (nella medio-alta intensità) e un OSS per ogni infermiere presente.
Si continuano ad aprire nuovi reparti accorpando e diminuendo il personale.
Noi teniamo alla sicurezza dei degenti che si raggiunge e si mantiene con un corretto numero di personale che non deve essere in continuo affaticamento.
Noi vogliamo fornire un’assistenza di qualità con i tempi giusti per prendersi cura delle persone, per aiutarle, per assisterle, per orientarle e per guidarle, come recitano le linee guida regionali.
Vogliamo lottare e debellare le infezioni, nuova piaga dentro gli ospedali, e per far questo occorre dare il tempo al personale di fare assistenza secondo le linee guida.
Per certi capitoli i soldi vengono trovati e spesi, i costi del personale non sono uno spreco ma un investimento, che si ammortizza con il tempo e produce sicurezza, qualità dei servizi e un’assistenza personalizzata che migliora la cura al cittadino.
Riteniamo che Careggi stia facendo una politica al risparmio nelle assunzioni unica nel suo genere in tutta la Toscana e purtroppo pericolosa per le conseguenze assistenziali
L’indagine sul Dipartimento Prevenzione Usl Toscana Centro
Ferrini (Cisl Funzione Pubblica): “Vicini ai lavoratori, fiduciosi nella Magistratura, auspichiamo una rapida soluzione della vicenda.”
La Cisl Funzione Pubblica Firenze Prato ha appreso la notizia, che riguarda l’intera collettività del Dipartimento della prevenzione di Firenze: si parla di 106 lavoratori, dei vari profili afferenti al servizio, indagati per reati verso la pubblica amministrazione.
La notizia è per noi un fulmine a ciel sereno, in quanto coinvolge lavoratori che, con quotidiana abnegazione e nonostante le continue difficoltà che attanagliano il pubblico impiego, rispondono sempre puntuali alle necessità della collettività.
Seguiamo con attenzione l’evolversi degli eventi, stando vicini ai lavoratori, fiduciosi nell’operato della Magistratura e auspicando una rapida e puntuale risoluzione della vicenda.
Andrea Ferrini, Segreteria Fp-Cisl Firenze Prato
La notizia è per noi un fulmine a ciel sereno, in quanto coinvolge lavoratori che, con quotidiana abnegazione e nonostante le continue difficoltà che attanagliano il pubblico impiego, rispondono sempre puntuali alle necessità della collettività.
Seguiamo con attenzione l’evolversi degli eventi, stando vicini ai lavoratori, fiduciosi nell’operato della Magistratura e auspicando una rapida e puntuale risoluzione della vicenda.
Andrea Ferrini, Segreteria Fp-Cisl Firenze Prato
Agenzia delle Entrate, sit-in a Firenze
I lavoratori: “chiediamo di ridare dignita' al lavoro e contribuire ad una migliore qualita' ed equita' dell’azione dell’Agenzia.”
Alta adesione all’assemblea/sit-in dei lavoratori della sede regionale dell’Agenzia delle Entrate, svoltasi il 19/09 davanti alla sede della direzione regionale a Firenze.
L’agitazione era stata indetta a livello nazionale da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Confsal, per “ridare dignità al lavoro svolto per contribuire ad una migliore qualità ed equità dell’azione dell’Agenzia”. La scorsa settimana si tenute svolte assemblee nelle sedi territoriali, mentre oggi in tutta Italia si sono svolte iniziative davanti alle sedi regionali dell’Agenzia e, a Roma, davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.
A Firenze una delegazione di lavoratori ed i rappresentanti sindacali hanno incontrato il Direttore regionale e gli hanno ribadito la richiesta dell’apertura di un tavolo al MEF per parlare di riorganizzazione, risorse e politiche del personale.
In Toscana i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate sono circa 2.500: i sindacati stigmatizzano le immotivate resistenze dell’Agenzia e del Ministero vigilante a voler prevedere il dovuto riconoscimento professionale per il personale, e denunciano la situazione di forte difficoltà operativa e lavorativa dovuta alle continue modifiche normative, agli obiettivi sempre più irragionevoli e al difficile clima esterno creato da una campagna di delegittimazione del personale dell’Agenzia, in alcun modo contrastato dall’Autorità politica e dal vertice dell’Agenzia stessa.
Quattro sono le richieste fondamentali alla base dell’agitazione:
1) un complessivo miglioramento dei servizi fiscali, attraverso significativi investimenti sul personale e sulle strutture;
2) il necessario incremento del Fondo di produttività per garantire il riconoscimento delle attività svolte e i risultati raggiunti in termini di contrasto all’evasione e di “tax compliance”;
3) una nuova stagione di progressioni economiche che valorizzi tutto il personale;
4) il rilancio della partecipazione e del confronto sui processi di riforma che non possono essere a costo zero, e neanche l’occasione per un nuovo e ingiustificato depotenziamento della macchina fiscale e delle sue articolazioni territoriali.
L’agitazione era stata indetta a livello nazionale da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Confsal, per “ridare dignità al lavoro svolto per contribuire ad una migliore qualità ed equità dell’azione dell’Agenzia”. La scorsa settimana si tenute svolte assemblee nelle sedi territoriali, mentre oggi in tutta Italia si sono svolte iniziative davanti alle sedi regionali dell’Agenzia e, a Roma, davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.
A Firenze una delegazione di lavoratori ed i rappresentanti sindacali hanno incontrato il Direttore regionale e gli hanno ribadito la richiesta dell’apertura di un tavolo al MEF per parlare di riorganizzazione, risorse e politiche del personale.
In Toscana i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate sono circa 2.500: i sindacati stigmatizzano le immotivate resistenze dell’Agenzia e del Ministero vigilante a voler prevedere il dovuto riconoscimento professionale per il personale, e denunciano la situazione di forte difficoltà operativa e lavorativa dovuta alle continue modifiche normative, agli obiettivi sempre più irragionevoli e al difficile clima esterno creato da una campagna di delegittimazione del personale dell’Agenzia, in alcun modo contrastato dall’Autorità politica e dal vertice dell’Agenzia stessa.
Quattro sono le richieste fondamentali alla base dell’agitazione:
1) un complessivo miglioramento dei servizi fiscali, attraverso significativi investimenti sul personale e sulle strutture;
2) il necessario incremento del Fondo di produttività per garantire il riconoscimento delle attività svolte e i risultati raggiunti in termini di contrasto all’evasione e di “tax compliance”;
3) una nuova stagione di progressioni economiche che valorizzi tutto il personale;
4) il rilancio della partecipazione e del confronto sui processi di riforma che non possono essere a costo zero, e neanche l’occasione per un nuovo e ingiustificato depotenziamento della macchina fiscale e delle sue articolazioni territoriali.
CONCORSO OSS TOSCANA CENTRO
La CISL FP informa tutti gli interessati che la Regione Toscana ha deliberato l'attuazione del Concorso per Operatore Socio Sanitario.
Ancora non ha annunciato le date per il concorso.
La CISL FP ASL Toscana Centro organizza una serie di incontri in preparazione al Concorso e, per tanto, invita gli interessati a partecipare all'incontro che avrà luogo il 19 Settembre 2017 dalle ore 19:00 alle ore 21:00, presso l'AUDITORIUM di Via Dei 2/A a firenze, presso la SEDE REGIONALE CISL.
Partecipate numerosi.
Per info: 055/4392284 – 0574/807097
Ancora non ha annunciato le date per il concorso.
La CISL FP ASL Toscana Centro organizza una serie di incontri in preparazione al Concorso e, per tanto, invita gli interessati a partecipare all'incontro che avrà luogo il 19 Settembre 2017 dalle ore 19:00 alle ore 21:00, presso l'AUDITORIUM di Via Dei 2/A a firenze, presso la SEDE REGIONALE CISL.
Partecipate numerosi.
Per info: 055/4392284 – 0574/807097
POSTO PER ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO A TEMPO INDETERMINATO
La Cisl FP Firenze Prato organizza un
CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PUBBLICO
a tempo indeterminato per 40 posti di
ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO (cat. D1)
indetto dal Comune di Firenze.
CLICCA QUI per leggere il bando
Per chiedere informazioni e/o prescriverti
telefona allo 055 4392284 dalle ore 15.00 alle ore 17.30 o invia una mail a [email protected]
CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PUBBLICO
a tempo indeterminato per 40 posti di
ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO (cat. D1)
indetto dal Comune di Firenze.
CLICCA QUI per leggere il bando
Per chiedere informazioni e/o prescriverti
telefona allo 055 4392284 dalle ore 15.00 alle ore 17.30 o invia una mail a [email protected]
SanitA' toscana: riconosciuti i tempi per il cambio divisa e passaggio di consegne
La giunta regionale della Toscana ha deliberato il riconoscimento dei tempi di vestizione per il personale del sistema sanitario regionale.
La delibera raccoglie i contenuti di un accordo raggiunto tra l’assessore Stefania Saccardi e le categorie della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
Si tratta di un primo importante risultato in merito al riconoscimento dei tempi di cambio divisa e consegne per i professionisti del comparto.
Viene finalmente riconosciuto come orario di lavoro retribuito il tempo necessario per il cambio divisa (per complessivi 10 minuti a turno) e per il cambio divisa e passaggio di consegne (per complessivi 15 minuti a turno).
L’intesa ha il merito di superare la situazione frammentata e del tutto incerta che si è verificata nel corso degli ultimi tempi, per la quale i semplici ricorsi in sede vertenziale non hanno prodotto risultati, né sul totale degli aventi diritto, né su una larga platea.
Per diventare operativo l’accordo, del tutto innovativo sul piano nazionale, necessiterà di specifiche intese attuative in ogni singola azienda sanitaria.
Le segreterie regionali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl esprimono soddisfazione per il buon esito del confronto con l’assessorato regionale alla sanità.
La delibera raccoglie i contenuti di un accordo raggiunto tra l’assessore Stefania Saccardi e le categorie della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
Si tratta di un primo importante risultato in merito al riconoscimento dei tempi di cambio divisa e consegne per i professionisti del comparto.
Viene finalmente riconosciuto come orario di lavoro retribuito il tempo necessario per il cambio divisa (per complessivi 10 minuti a turno) e per il cambio divisa e passaggio di consegne (per complessivi 15 minuti a turno).
L’intesa ha il merito di superare la situazione frammentata e del tutto incerta che si è verificata nel corso degli ultimi tempi, per la quale i semplici ricorsi in sede vertenziale non hanno prodotto risultati, né sul totale degli aventi diritto, né su una larga platea.
Per diventare operativo l’accordo, del tutto innovativo sul piano nazionale, necessiterà di specifiche intese attuative in ogni singola azienda sanitaria.
Le segreterie regionali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl esprimono soddisfazione per il buon esito del confronto con l’assessorato regionale alla sanità.
Province e Camere di Commercio, due lati della stessa medaglia
Mercoledì 3 agosto presidio dei lavoratori toscani a Firenze (via Cavour, davanti alla Prefettura, ore 15,30-17,30)
Cgil-Cisl-Uil Toscana di categoria: “In corso un attacco a lavoro pubblico, servizi e professionalità”
Attacco al lavoro pubblico, ai servizi ed alle professionalità: CGIL, CISL e UIL delle Funzioni Pubbliche in Toscana non ci stanno ed unificano le vertenze di Province e Sistema delle Camere di Commercio. Dopo le assemblee tenute in contemporanea in tutte le Province; dopo l’occupazione della Sala Consiliare della Città Metropolitana; dopo le assemblee contemporanea in tutte le sedi delle Camere di Commercio di tutto il Sistema Camerale, la protesta dei sindacati fa un ulteriore passo avanti unificando le vertenze.
Per dire un chiaro no ad una volontà di colpire tutto il sistema pubblico da parte del Governo, a partire da Province e Sistema Camerale, i sindacati chiamano tutte le lavoratrici ed i lavoratori della Toscana appartenenti a Province e Sistema Camerale ad un presidio che si terrà domani, mercoledì 3 agosto, dalle ore 15.30 alle ore 17.30 a Firenze, in via Cavour davanti alla Prefettura.
I Segretari regionali, assieme ad una delegazione di RSU aziendali, chiederanno di essere ricevuti dal Prefetto per rappresentarci le ragioni della protesta che si possono riassumere sinteticamente:
• Richiesta di norme che non strozzino le Province, permettano di erogare servizi adeguati ai cittadini (strade scuole ecc), che permettano il rinnovo dei contratti a tempo determinato (oltre 100 che rischiano i mancato rinnovo dal 31/12/2016, che garantiscano il mantenimento dei livelli stipendiali dei dipendenti a tempo indeterminato
• Richiesta di norme di riordino del sistema camerale che non provochino il licenziamento di oltre il 15% dei dipendenti; il licenziamento di lavoratrici e lavoratori dell’indotto a partire da quelli degli appalti per passare a quelli del sistema delle Aziende Speciali. La riduzione di servizi di eccellenza a favore del sistema produttivo toscano. Nonostante il periodo estivo, le ferie il caldo la stanchezza i sindacati e i lavoratori continueranno a tenere alta l’attenzione e la mobilitazione.
Cgil-Cisl-Uil Toscana di categoria: “In corso un attacco a lavoro pubblico, servizi e professionalità”
Attacco al lavoro pubblico, ai servizi ed alle professionalità: CGIL, CISL e UIL delle Funzioni Pubbliche in Toscana non ci stanno ed unificano le vertenze di Province e Sistema delle Camere di Commercio. Dopo le assemblee tenute in contemporanea in tutte le Province; dopo l’occupazione della Sala Consiliare della Città Metropolitana; dopo le assemblee contemporanea in tutte le sedi delle Camere di Commercio di tutto il Sistema Camerale, la protesta dei sindacati fa un ulteriore passo avanti unificando le vertenze.
Per dire un chiaro no ad una volontà di colpire tutto il sistema pubblico da parte del Governo, a partire da Province e Sistema Camerale, i sindacati chiamano tutte le lavoratrici ed i lavoratori della Toscana appartenenti a Province e Sistema Camerale ad un presidio che si terrà domani, mercoledì 3 agosto, dalle ore 15.30 alle ore 17.30 a Firenze, in via Cavour davanti alla Prefettura.
I Segretari regionali, assieme ad una delegazione di RSU aziendali, chiederanno di essere ricevuti dal Prefetto per rappresentarci le ragioni della protesta che si possono riassumere sinteticamente:
• Richiesta di norme che non strozzino le Province, permettano di erogare servizi adeguati ai cittadini (strade scuole ecc), che permettano il rinnovo dei contratti a tempo determinato (oltre 100 che rischiano i mancato rinnovo dal 31/12/2016, che garantiscano il mantenimento dei livelli stipendiali dei dipendenti a tempo indeterminato
• Richiesta di norme di riordino del sistema camerale che non provochino il licenziamento di oltre il 15% dei dipendenti; il licenziamento di lavoratrici e lavoratori dell’indotto a partire da quelli degli appalti per passare a quelli del sistema delle Aziende Speciali. La riduzione di servizi di eccellenza a favore del sistema produttivo toscano. Nonostante il periodo estivo, le ferie il caldo la stanchezza i sindacati e i lavoratori continueranno a tenere alta l’attenzione e la mobilitazione.
Asl Toscana Centro: la riorganizzazione passa ANCHE attraverso il personale del comparto
La CISL Funzione Pubblica di Firenze e Prato rimane perplessa nel vedere assegnate, in un momento in cui si cerca di ridurre le spese in ogni ordine e grado, ulteriori risorse al comparto apicale della Dirigenza dell'ASL Toscana Centro.
Si parla di una cifra cospicua: 252.306,80 euro.
Riteniamo opportuno che questo continuo drenaggio di risorse trovi una sua equa distribuzione anche in chi si è visto, col passare degli anni, incrementare il carico di lavoro, anche impossibilitato a beneficiare di istituti contrattuali quali quello delle ferie, trovandosi inoltre con uno stipendio fermo ormai da anni per il blocco della contrattazione, con il conseguente abbattimento del potere di acquisto.
Eravamo stati rassicurati sui benefici, in termini di risparmio, che l'avvento della ASL Toscana Centro avrebbe portato.
Ad oggi questi benefici sono ancora poco ben visibili e fatichiamo a capire l'entità dei risparmi (che per adesso ci pare di capire ricadano esclusivamente sul personale del Comparto), ci auguriamo che ciò non incida sulla professionalità degli operatori e sulla qualità delle prestazioni erogate.
La nostra organizzazione si aspetta maggiore oculatezza nelle politiche del personale, che passino da un piano di assunzioni responsabile, basato sul fabbisogno delle singole strutture, tenendo conto dei carichi di lavoro che, a seguito di un ridotto turnover, si sono fatti sempre più pressanti e da una più equa ridistribuzione del personale sui luoghi di lavoro, abbattendo così gli sprechi.
Tali situazioni, che in alcune realtà rischiano di sfociare in conflittualità interne tra personale, sono gestite ancora a macchia di leopardo con soluzioni provvisorie che sovente ingolfano maggiormente il sistema; assistiamo infatti ad avvento arbitrario di pronte disponibilità (vedi la realtà Pratese), a soluzioni part-time (vedi la realtà degli OSS ad Empoli, chiamati tramite agenzia interinale a lavorare tre ore la mattina e tre ore la sera) o, addirittura, a proposte di spostamento di personale, in particolare amministrativo, da un territorio all'altro senza accordi atti a normare tale materia.
Ci piacerebbe intervenire su una organizzazione più attenta alla allocazione delle risorse e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, passando proprio dal sancito diritto al riposo psicofisico e al rispetto della attuale normativa europea in materia di orario di lavoro.
La CISL Funzione Pubblica Firenze Prato auspica che le attenzioni della Direzione non ricadano solo su prospettive di rientro di bilancio ma su una concreta politica di crescita atta a dare risposte concrete e puntuali all'utenza e, a tal proposito, rimane in attesa di positivi riscontri da parte di chi governa questa realtà aziendale.
Si parla di una cifra cospicua: 252.306,80 euro.
Riteniamo opportuno che questo continuo drenaggio di risorse trovi una sua equa distribuzione anche in chi si è visto, col passare degli anni, incrementare il carico di lavoro, anche impossibilitato a beneficiare di istituti contrattuali quali quello delle ferie, trovandosi inoltre con uno stipendio fermo ormai da anni per il blocco della contrattazione, con il conseguente abbattimento del potere di acquisto.
Eravamo stati rassicurati sui benefici, in termini di risparmio, che l'avvento della ASL Toscana Centro avrebbe portato.
Ad oggi questi benefici sono ancora poco ben visibili e fatichiamo a capire l'entità dei risparmi (che per adesso ci pare di capire ricadano esclusivamente sul personale del Comparto), ci auguriamo che ciò non incida sulla professionalità degli operatori e sulla qualità delle prestazioni erogate.
La nostra organizzazione si aspetta maggiore oculatezza nelle politiche del personale, che passino da un piano di assunzioni responsabile, basato sul fabbisogno delle singole strutture, tenendo conto dei carichi di lavoro che, a seguito di un ridotto turnover, si sono fatti sempre più pressanti e da una più equa ridistribuzione del personale sui luoghi di lavoro, abbattendo così gli sprechi.
Tali situazioni, che in alcune realtà rischiano di sfociare in conflittualità interne tra personale, sono gestite ancora a macchia di leopardo con soluzioni provvisorie che sovente ingolfano maggiormente il sistema; assistiamo infatti ad avvento arbitrario di pronte disponibilità (vedi la realtà Pratese), a soluzioni part-time (vedi la realtà degli OSS ad Empoli, chiamati tramite agenzia interinale a lavorare tre ore la mattina e tre ore la sera) o, addirittura, a proposte di spostamento di personale, in particolare amministrativo, da un territorio all'altro senza accordi atti a normare tale materia.
Ci piacerebbe intervenire su una organizzazione più attenta alla allocazione delle risorse e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, passando proprio dal sancito diritto al riposo psicofisico e al rispetto della attuale normativa europea in materia di orario di lavoro.
La CISL Funzione Pubblica Firenze Prato auspica che le attenzioni della Direzione non ricadano solo su prospettive di rientro di bilancio ma su una concreta politica di crescita atta a dare risposte concrete e puntuali all'utenza e, a tal proposito, rimane in attesa di positivi riscontri da parte di chi governa questa realtà aziendale.
Coop Agora' Toscana, lavoratori esasperati: la Cisl-Fp chiede rispetto
“I lavoratori della Cooperativa l'Agorà Toscana sono stremati: non ricevono lo stipendio da mesi, eppure continuano a garantire ogni giorno i servizi, sia nella RSA San Silvestro di proprietà di Montedomini sia presso L'Anffas di Firenze, con la professionalità e l'empatia che questo lavoro richiede.” E’ la denuncia lanciata da Christian Paci, della Cisl Funzione Pubblica Firenze-Prato.
“Il contratto di lavoro – dice Paci - è stato letteralmente violentato da questa Cooperativa, i lavoratori sono sotto pressione e il clima all'interno della RSA San Silvestro è infuocato.”
“Stamani una lavoratrice in lacrime – racconta Paci – mi ha detto che sul conto corrente le sono rimasti 15 euro, perché ancora non ha ricevuto lo stipendio di Febbraio. Come può questa donna provvedere alla sua famiglia, e come può raggiungere il posto di lavoro se non ha nemmeno i soldi per i biglietti del bus?”
La situazione non è nuova ed anzi è stata oggetto di altre denunce in passato. “Abbiamo cercato in questi ultimi anni di trovare riposte con tavoli istituzionali e convocazioni in Prefettura – aggiunge il sindacalista - ma la cooperativa ha sempre disatteso le aspettative dei proprio soci lavoratori e dei sindacati. Anche a Prato ci sono stati forti tensioni e un sit-in con oltre 100 lavoratori davanti alla Società della salute pratese, meno di un mese fa, per la medesima problematica sul salario.”
“A Firenze abbiamo più volte sollecitato il Presidente di Montedomini che, a quanto sappiano, ha anche richiamato la cooperativa. Ora però abbiamo bisogno di una presa di posizione forte, che dia finalmente risposte a questi lavoratori, e che risolva definitivamente questa brutta esperienza di gestione della Cooperativa l'Agorà Toscana
“Il contratto di lavoro – dice Paci - è stato letteralmente violentato da questa Cooperativa, i lavoratori sono sotto pressione e il clima all'interno della RSA San Silvestro è infuocato.”
“Stamani una lavoratrice in lacrime – racconta Paci – mi ha detto che sul conto corrente le sono rimasti 15 euro, perché ancora non ha ricevuto lo stipendio di Febbraio. Come può questa donna provvedere alla sua famiglia, e come può raggiungere il posto di lavoro se non ha nemmeno i soldi per i biglietti del bus?”
La situazione non è nuova ed anzi è stata oggetto di altre denunce in passato. “Abbiamo cercato in questi ultimi anni di trovare riposte con tavoli istituzionali e convocazioni in Prefettura – aggiunge il sindacalista - ma la cooperativa ha sempre disatteso le aspettative dei proprio soci lavoratori e dei sindacati. Anche a Prato ci sono stati forti tensioni e un sit-in con oltre 100 lavoratori davanti alla Società della salute pratese, meno di un mese fa, per la medesima problematica sul salario.”
“A Firenze abbiamo più volte sollecitato il Presidente di Montedomini che, a quanto sappiano, ha anche richiamato la cooperativa. Ora però abbiamo bisogno di una presa di posizione forte, che dia finalmente risposte a questi lavoratori, e che risolva definitivamente questa brutta esperienza di gestione della Cooperativa l'Agorà Toscana
SCIOPERO UNITARIO SERVIZI PUBBLICI
3 MAGGIO 2016 #toscanasiferma
#ToscanaSiFerma era l’hashtag coniato per questo sciopero e la Toscana si è fermata davvero. Alta adesione oggi allo sciopero e grande partecipazione alla manifestazione regionale di Firenze indetta dai sindacati regionali di categoria del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al Governo di aprire le trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni.
Oltre centomila i dipendenti toscani interessati, nei settori sanità, enti locali, Regione, Ministeri, Enti pubblici non economici, servizi socio-sanitari privati. Molti lavoratori del settore, come sempre, non hanno potuto scioperare per garantire i servizi essenziali previsti dalla legge (basti pensare alla sanità); negli altri settori l’adesione è stata invece alta, con uffici chiusi e servizi a singhiozzo un po’ in tutta la Toscana. “Siamo dodicimila: è una bellissima manifestazione” hanno scandito i rappresentanti sindacali dal palco di una piazza Santissima Annunziata piena di bandiere rosse, verdi e azzurre. I manifestanti si erano radunati in piazza Indipendenza da dove sono partiti attorno alle 10 attraversando il centro storico: piazza San Marco, via Cavour, piazza Duomo, via dei Servi. Nel cielo della Santissima Annunziata galleggiano i mega-palloncini con i loghi delle tre Confederazioni, sul palco si susseguono gli interventi dei dirigenti sindacali e dei delegati, nella piazza ribolle l’orgoglio di chi sa qual è l’importanza del suo lavoro e del suo impegno per offrire servizi dignitosi ai cittadini, pur tra le difficoltà di una macchina pubblica che fa acqua da tutte le parti e di riforme abborracciate come quella delle Province. Dal palco sono intervenuti, assieme ai delegati dei vari settori, Marco Bucci segretario regionale Cisl-Fp, Mario Renzi segretario regionale Uil-Fpl, Enzo Feliciani, segretario regionale Uil-Pa e Rossana Dettori segretario generale Fp-Cgil nazionale a cui sono state affidate le conclusioni. Al corteo e in piazza presenti anche i segretari generali toscani di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Dalida Angelini, Riccardo Cerza e Francesca Cantini. I sindacati hanno ribadito le loro richieste: rinnovare i contratti nazionali e rilanciare la contrattazione decentrata, superare la legge Fornero sulle pensioni e sbloccare il turnover, rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema socio sanitario regionale, garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione, aprire il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province (con i disastri che tutti hanno visto) toccherà ora Prefetture, Camere di Commercio, Ministeri, Inps, Inail. FOTO: Chi fosse interessato può trovare numerose foto della manfestazione sui profili Facebook e sugli altri social media di Cgil Toscana, Cisl Toscana e Uil Toscana. |
Interverranno:
Rossana Dettori, segretario generale Fp-Cgil Nazionale Marco Bucci, segretario regionale Cisl-Fp Mario Renzi, segretario regionale Uil-Fpl Enzo Feliciani, segretario regionale Uil-Pa |
No all'accorpamento delle soprintendenze Archeologia !
Ieri 25 gennaio il personale della Soprintendenza Archeologia Toscana, riunito in assemblea, ha espresso la totale contrarietà alla riforma Franceschini bis, che unifica le Soprintendenze Archeologiche con quelle alle Belle Arti e Paesaggio.
E' ancora in mezzo al guado l'attuazione della riforma del 2014, che mostra ogni giorno di più i limiti di un'operazione fatta senza conoscere la realtà dei luoghi di lavoro, a partire dalle risorse disponibili per arrivare alla procedure, con i Poli Museali e i Musei autonomi funzionanti solo sulla carta e il problema della carenza di personale continuamente negato o accantonato dal Ministero.
Accorpare le Soprintendenze non significa rafforzarle, ma avviarle alla scomparsa perché si tagliano risorse e presenza sul territorio.
Con questa “seconda puntata” della riforma, il Mibact dimentica la sua missione istituzionale, la ragione che giustifica la sua stessa esistenza: la funzione costituzionale di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale e del paesaggio, funzione che passa attraverso le Soprintendenze.
La Soprintendenza Archeologia Toscana conta 6 aree archeologiche aperte al pubblico, tra cui spicca Roselle che registra eccellenti risultati in termini di utenza, un cantiere di scavo visitabile (il Cantiere delle Navi di Pisa) ed altri importanti siti, nonché un nucleo tutela dedicato all’archeologia subacquea; vigila su collezioni e monumenti pubblici e privati, è presente nel territorio con numerosi cantieri di scavo e di restauro, cui si aggiungono gli interventi di archeologia preventiva connessi alla realizzazione di servizi e infrastrutture.
La tutela archeologica, insieme a quella architettonica, paesaggistica, storica e artistica, è un'eccellenza italiana: con risorse umane sempre più scarse presidia e salvaguarda il patrimonio, contrasta gli scavi illegali e il traffico di oggetti antichi, limita il consumo del territorio. E per questo è scomoda, è vissuta come un freno allo sviluppo, come un intralcio noioso all'iniziativa imprenditoriale.
Il personale della Soprintendenza Archeologia Toscana rivendica la propria specificità e la propria autonomia scientifica e si impegna, in sinergia con CGIL, CISL e UIL, a percorrere tutte le iniziative che possano risvegliare la coscienza civile degli italiani contro il progetto di depotenziamento e disgregazione del compito di tutela che l'articolo 9 della Costituzione affida alla Repubblica Italiana.
CHIEDIAMO AL MINISTRO FRANCESCHINI IL RITIRO DEL NUOVO DECRETO DI RIORGANIZZAZIONE DEL MIBACT
E' ancora in mezzo al guado l'attuazione della riforma del 2014, che mostra ogni giorno di più i limiti di un'operazione fatta senza conoscere la realtà dei luoghi di lavoro, a partire dalle risorse disponibili per arrivare alla procedure, con i Poli Museali e i Musei autonomi funzionanti solo sulla carta e il problema della carenza di personale continuamente negato o accantonato dal Ministero.
Accorpare le Soprintendenze non significa rafforzarle, ma avviarle alla scomparsa perché si tagliano risorse e presenza sul territorio.
Con questa “seconda puntata” della riforma, il Mibact dimentica la sua missione istituzionale, la ragione che giustifica la sua stessa esistenza: la funzione costituzionale di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale e del paesaggio, funzione che passa attraverso le Soprintendenze.
La Soprintendenza Archeologia Toscana conta 6 aree archeologiche aperte al pubblico, tra cui spicca Roselle che registra eccellenti risultati in termini di utenza, un cantiere di scavo visitabile (il Cantiere delle Navi di Pisa) ed altri importanti siti, nonché un nucleo tutela dedicato all’archeologia subacquea; vigila su collezioni e monumenti pubblici e privati, è presente nel territorio con numerosi cantieri di scavo e di restauro, cui si aggiungono gli interventi di archeologia preventiva connessi alla realizzazione di servizi e infrastrutture.
La tutela archeologica, insieme a quella architettonica, paesaggistica, storica e artistica, è un'eccellenza italiana: con risorse umane sempre più scarse presidia e salvaguarda il patrimonio, contrasta gli scavi illegali e il traffico di oggetti antichi, limita il consumo del territorio. E per questo è scomoda, è vissuta come un freno allo sviluppo, come un intralcio noioso all'iniziativa imprenditoriale.
Il personale della Soprintendenza Archeologia Toscana rivendica la propria specificità e la propria autonomia scientifica e si impegna, in sinergia con CGIL, CISL e UIL, a percorrere tutte le iniziative che possano risvegliare la coscienza civile degli italiani contro il progetto di depotenziamento e disgregazione del compito di tutela che l'articolo 9 della Costituzione affida alla Repubblica Italiana.
CHIEDIAMO AL MINISTRO FRANCESCHINI IL RITIRO DEL NUOVO DECRETO DI RIORGANIZZAZIONE DEL MIBACT
Riconoscere i meriti per combattere i fannulloni
La Funzione Pubblica Cisl critica Palazzo Vecchio
“La battaglia, sacrosanta, contro i fannulloni e i furbetti del cartellino si combatte certo con controlli e sanzioni, ma anche riconoscendo i meriti di chi si impegna nel proprio lavoro, producendo risultati utili per tutta la collettività. Purtroppo Non è certo il caso dell’amministrazione comunale di Firenze.”
A dirlo è la Cisl Funzione Pubblica del Comune di Firenze, che nota con disappunto come l’amministrazione comunale, nel presentare nei giorni scorsi i dati sugli evasori totali scovati, abbia attribuito tutto il merito al nuovo software che consente di incrociare le diverse banche dati, senza fare alcun cenno all’impegno e alla professionalità dei dipendenti comunali.
“I software da soli non recuperano tributi – dice il segretario provinciale della Fp-Cisl, Mauro Spotti - per scovare gli evasori ci vogliono i lavoratori, persone in carne e ossa. Ricordarsene e ringraziarli, ogni tanto, non sarebbe male. Riconoscere i meriti è l’altra faccia della medaglia di punire i demeriti.”
“Il tanto decantato software – continua la Cisl-Fp - che consente di incrociare le diverse banche dati e di scoprire con un click le irregolarità che prima richiedevano controlli manuali non può funzionare senza una adeguata professionalità. Questa vicenda ci indigna per come viene offerta dall'amministrazione comunale. Nella realtà il software non darebbe alcun risultato senza l’apporto dei dipendenti comunali che intervengono su ogni singola pratica, così garantendo l’emissione di accertamenti tributari corretti ed efficaci.”
“Palazzo Vecchio non è un soggetto impersonale che funziona grazie a dei programmi informatici, la macchina pubblica è fatta di pubblici dipendenti che mettono quotidianamente la propria professionalità al servizio dei cittadini. Quando si va in conferenza stampa a decantare i risultati ottenuti sarebbe corretto ricordarsi con il lavoro e l’impegno di chi sono stati ottenuti.”
A dirlo è la Cisl Funzione Pubblica del Comune di Firenze, che nota con disappunto come l’amministrazione comunale, nel presentare nei giorni scorsi i dati sugli evasori totali scovati, abbia attribuito tutto il merito al nuovo software che consente di incrociare le diverse banche dati, senza fare alcun cenno all’impegno e alla professionalità dei dipendenti comunali.
“I software da soli non recuperano tributi – dice il segretario provinciale della Fp-Cisl, Mauro Spotti - per scovare gli evasori ci vogliono i lavoratori, persone in carne e ossa. Ricordarsene e ringraziarli, ogni tanto, non sarebbe male. Riconoscere i meriti è l’altra faccia della medaglia di punire i demeriti.”
“Il tanto decantato software – continua la Cisl-Fp - che consente di incrociare le diverse banche dati e di scoprire con un click le irregolarità che prima richiedevano controlli manuali non può funzionare senza una adeguata professionalità. Questa vicenda ci indigna per come viene offerta dall'amministrazione comunale. Nella realtà il software non darebbe alcun risultato senza l’apporto dei dipendenti comunali che intervengono su ogni singola pratica, così garantendo l’emissione di accertamenti tributari corretti ed efficaci.”
“Palazzo Vecchio non è un soggetto impersonale che funziona grazie a dei programmi informatici, la macchina pubblica è fatta di pubblici dipendenti che mettono quotidianamente la propria professionalità al servizio dei cittadini. Quando si va in conferenza stampa a decantare i risultati ottenuti sarebbe corretto ricordarsi con il lavoro e l’impegno di chi sono stati ottenuti.”
manifestazione unitaria pubblico impiego
50 pullman e oltre 2.500 toscani domani 28/11/15 a Roma alla manifestazione dei lavoratori del pubblico impiego contro le scelte del Governo. Cgil, Cisl, Uil Toscana di categoria: “In gioco la dignità del lavoro e dei servizi pubblici”
Le categorie regionali del pubblico impiego e della scuola di Cgil, Cisl e Uil della Toscana hanno organizzato 50 pullman che porteranno oltre 2.500 toscani (più altri che useranno il treno o l'auto propria) domani a Roma alla manifestazione dei lavoratori dei servizi pubblici, indetta da Cgil, Cisl e Uil nazionali, Confsal e Gilda.
Queste in sintesi le ragioni della manifestazione: rinnovare il Contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni; stanziare risorse adeguate nella legge di Stabilità per i contratti pubblici, ben oltre la 'mancia' proposta dal governo; liberare dai vincoli la contrattazione decentrata, la sola via per migliorare l'organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici; valorizzare il lavoro pubblico e i servizi pubblici, contro le scelte sbagliate del Governo e contro i tagli che riducono i diritti di tutti; rivendicare risposte per i precari e per l'occupazione tutta, a partire dal contrasto alle nuove e intollerabili misure che bloccano il turn over; lavorare per la pace, ovunque nel mondo, contro il terrorismo, la guerra e la paura. “La posta in gioco è alta, per tutto il mondo del lavoro e per il Paese: è in gioco il valore del Contratto nazionale, è in gioco la dignità del lavoro pubblico e quindi dei servizi che garantisce”, spiegano i sindacati di categoria toscani.
Il percorso della manifestazione prevede la partenza da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, per poi proseguire verso Piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Madonna di Loreto (adiacente piazza Venezia) dove avverrà il comizio dei cinque segretari generali nazionali dei sindacati organizzatori.
Sui social network (da Facebook a Twitter) gli hashtag di riferimento sono: #contrattosubito, #28nov e #pubblico6tu.
Le categorie regionali del pubblico impiego e della scuola di Cgil, Cisl e Uil della Toscana hanno organizzato 50 pullman che porteranno oltre 2.500 toscani (più altri che useranno il treno o l'auto propria) domani a Roma alla manifestazione dei lavoratori dei servizi pubblici, indetta da Cgil, Cisl e Uil nazionali, Confsal e Gilda.
Queste in sintesi le ragioni della manifestazione: rinnovare il Contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni; stanziare risorse adeguate nella legge di Stabilità per i contratti pubblici, ben oltre la 'mancia' proposta dal governo; liberare dai vincoli la contrattazione decentrata, la sola via per migliorare l'organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici; valorizzare il lavoro pubblico e i servizi pubblici, contro le scelte sbagliate del Governo e contro i tagli che riducono i diritti di tutti; rivendicare risposte per i precari e per l'occupazione tutta, a partire dal contrasto alle nuove e intollerabili misure che bloccano il turn over; lavorare per la pace, ovunque nel mondo, contro il terrorismo, la guerra e la paura. “La posta in gioco è alta, per tutto il mondo del lavoro e per il Paese: è in gioco il valore del Contratto nazionale, è in gioco la dignità del lavoro pubblico e quindi dei servizi che garantisce”, spiegano i sindacati di categoria toscani.
Il percorso della manifestazione prevede la partenza da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, per poi proseguire verso Piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Madonna di Loreto (adiacente piazza Venezia) dove avverrà il comizio dei cinque segretari generali nazionali dei sindacati organizzatori.
Sui social network (da Facebook a Twitter) gli hashtag di riferimento sono: #contrattosubito, #28nov e #pubblico6tu.
Pa, il governo chiude 23 Prefetture.
I sindacati si mobilitano contro il decreto
domani, 22 settembre, assemblea negli uffici della Prefettura di Prato. Cgil Cisl Uil: “Nel momento di massima emergenza, lo Stato arretra. Inaccettabile”
Prato, 21 settembre 2015. “In un momento di massima emergenza in materia di gestione dell’immigrazione e della sicurezza, il governo pensa di chiudere 23 Prefetture, tra le quali, in Toscana, Prato e Massa-Carrara. Un arretramento inaccettabile dello Stato dal territorio, che rischia di lasciare nel caos cittadini e lavoratori”. È durissima la critica di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa allo schema di Dpr sulla nuova organizzazione del Ministero dell’Interno, inviato dal governo alle organizzazioni sindacali.
Un provvedimento, sbagliato e intempestivo, che anticipa i decreti delegati della Riforma Madia.
A dispetto degli annunci, nei fatti questo governo adotta misure di vero e proprio ridimensionamento dei presidi di legalità e sicurezza sul territorio. Disinteressandosi completamente dei lavoratori delle Prefetture, dei quali nello schema di Dpr non si parla minimamente, ma soprattutto dei cittadini e delle comunità locali, che saranno lasciati più soli.
Risponderemo con forza. La riorganizzazione dei servizi sul territorio non si fa smantellando lo Stato e lasciando nell’incertezza il personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e convivenza civile. Per questo domani, martedì 22 settembre, faremo assemblee in contemporanea in tutte e 23 le Prefetture a rischio chiusura, invitando parlamentari e politici locali e sensibilizzando organi di informazione, opinione pubblica e cittadini.
L’assemblea di Prato si svolgerà negli uffici della Prefettura, dalle ore 10:30 alle 12:00.
FP CGIL CISL FP UIL PA
SERGIO FRIVOLI GIULIANA GUIDONI MAURO LAI
Un provvedimento, sbagliato e intempestivo, che anticipa i decreti delegati della Riforma Madia.
A dispetto degli annunci, nei fatti questo governo adotta misure di vero e proprio ridimensionamento dei presidi di legalità e sicurezza sul territorio. Disinteressandosi completamente dei lavoratori delle Prefetture, dei quali nello schema di Dpr non si parla minimamente, ma soprattutto dei cittadini e delle comunità locali, che saranno lasciati più soli.
Risponderemo con forza. La riorganizzazione dei servizi sul territorio non si fa smantellando lo Stato e lasciando nell’incertezza il personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e convivenza civile. Per questo domani, martedì 22 settembre, faremo assemblee in contemporanea in tutte e 23 le Prefetture a rischio chiusura, invitando parlamentari e politici locali e sensibilizzando organi di informazione, opinione pubblica e cittadini.
L’assemblea di Prato si svolgerà negli uffici della Prefettura, dalle ore 10:30 alle 12:00.
FP CGIL CISL FP UIL PA
SERGIO FRIVOLI GIULIANA GUIDONI MAURO LAI
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