elezioni rsu 2018!
NEL SEGNO DELLA PARTECIPAZIONE L’IMPEGNO DELLA CISL
Dal 17 al 19 aprile si vota per il rinnovo delle RSU; un passaggio importante nella vita della scuola, l’occasione per dare forza e continuità all’azione che stiamo conducendo per un più giusto riconoscimento del valore che ha il nostro lavoro e che vede nel rinnovo del contratto un primo e fondamentale passo. Scopri di più cliccando QUI
Dal 17 al 19 aprile si vota per il rinnovo delle RSU; un passaggio importante nella vita della scuola, l’occasione per dare forza e continuità all’azione che stiamo conducendo per un più giusto riconoscimento del valore che ha il nostro lavoro e che vede nel rinnovo del contratto un primo e fondamentale passo. Scopri di più cliccando QUI
!RINNOVATO IL CONTRATTO!
Liceo Musicale ‘sold-out’ a Firenze
L’appello di Cgil e Cisl alle istituzioni scolastiche
una classe in più per non mortificare un’esperienza positiva che sta riscuotendo grande successo
Firenze, 6 Luglio 2017
Attivarsi perché sia concessa una terza sezione per la prima superiore del Liceo Musicale Dante di Firenze. E’ l’appello che Cisl Scuola e Flc-Cgil, insieme ai docenti alle famiglie e agli alunni dell’istituto, rivolgono a tutte le forze politiche e istituzionali. Per farlo hanno scelto un modo singolare: un concerto-presidio davanti alla sede del liceo, in piazza della Vittoria, a Firenze, tenuto dai docenti, che sono musicisti e concertisti affermati.
Per l’anno scolastico 2017/18 – hanno spiegato Antonella Velani della Cisl Scuola e Paola Pisano della Flc-Cgil - le classi prime del Liceo Musicale Dante di Firenze hanno in entrata 64 iscritti, fra i molti nuovi arrivi dalla secondaria di I grado e i pochi alunni che ripeteranno l’anno, oltre ad altri 7 alunni in attesa di ammissione; si arriva così ad un totale di 71 studenti. Nonostante questo elevatissimo numero di iscritti, l’amministrazione ha concesso solo due classi prime.
In tal modo si renderà impossibile l’accesso a tutti i richiedenti o, in alternativa, si andranno a costituire classi prime in clamoroso sovraffollamento, con grande difficoltà di gestione quotidiana delle lezioni.
Il Liceo Musicale nella provincia di Firenze è unico; una scuola ad indirizzo artistico di alta specializzazione, con eccellenze e veri talenti musicali, che, sino ad oggi, il Liceo ha fatto emergere, collezionando innumerevoli successi sul territorio, diplomando studenti già avviati alla carriera artistica e professionalmente molto preparati. Il Liceo Musicale Dante però accoglie anche allievi con caratteristiche eterogenee, che vanno da livelli diversi di disabilità a situazioni socio culturali di varia estrazione, fino a studenti con lingue e culture di provenienza diverse. A dimostrazione che niente è più espressivo e comunicativo della musica, unico vero linguaggio universale e grande occasione di inclusione.
Per continuare a svolgere questa funzione però occorre che le classi non diventino ghetti sovraffollati, nei quali la cura e l’attenzione verso tutte le individualità siano subordinate alla pura e semplice sopravvivenza.
Si aggiunga che, in questi anni, il Liceo Musicale ha vissuto un lungo percorso di attesa e incertezze dovute alla mancata stabilizzazione dei docenti di indirizzo, oltre ad una ingiustificata decurtazione delle ore di esecuzione e interpretazione, ad oggi ancora non sanata a livello nazionale.
Da qui la richiesta agli uffici scolastici regionale e provinciale a concedere una sezione in più per le prime e l’appello alle istituzioni, politiche e culturali, di Firenze a mobilitarsi per questo obiettivo, per consentire a molti ragazzi di affrontare con speranza il proprio futuro nell’ottica di una scelta professionale consapevole e autonoma.
Attivarsi perché sia concessa una terza sezione per la prima superiore del Liceo Musicale Dante di Firenze. E’ l’appello che Cisl Scuola e Flc-Cgil, insieme ai docenti alle famiglie e agli alunni dell’istituto, rivolgono a tutte le forze politiche e istituzionali. Per farlo hanno scelto un modo singolare: un concerto-presidio davanti alla sede del liceo, in piazza della Vittoria, a Firenze, tenuto dai docenti, che sono musicisti e concertisti affermati.
Per l’anno scolastico 2017/18 – hanno spiegato Antonella Velani della Cisl Scuola e Paola Pisano della Flc-Cgil - le classi prime del Liceo Musicale Dante di Firenze hanno in entrata 64 iscritti, fra i molti nuovi arrivi dalla secondaria di I grado e i pochi alunni che ripeteranno l’anno, oltre ad altri 7 alunni in attesa di ammissione; si arriva così ad un totale di 71 studenti. Nonostante questo elevatissimo numero di iscritti, l’amministrazione ha concesso solo due classi prime.
In tal modo si renderà impossibile l’accesso a tutti i richiedenti o, in alternativa, si andranno a costituire classi prime in clamoroso sovraffollamento, con grande difficoltà di gestione quotidiana delle lezioni.
Il Liceo Musicale nella provincia di Firenze è unico; una scuola ad indirizzo artistico di alta specializzazione, con eccellenze e veri talenti musicali, che, sino ad oggi, il Liceo ha fatto emergere, collezionando innumerevoli successi sul territorio, diplomando studenti già avviati alla carriera artistica e professionalmente molto preparati. Il Liceo Musicale Dante però accoglie anche allievi con caratteristiche eterogenee, che vanno da livelli diversi di disabilità a situazioni socio culturali di varia estrazione, fino a studenti con lingue e culture di provenienza diverse. A dimostrazione che niente è più espressivo e comunicativo della musica, unico vero linguaggio universale e grande occasione di inclusione.
Per continuare a svolgere questa funzione però occorre che le classi non diventino ghetti sovraffollati, nei quali la cura e l’attenzione verso tutte le individualità siano subordinate alla pura e semplice sopravvivenza.
Si aggiunga che, in questi anni, il Liceo Musicale ha vissuto un lungo percorso di attesa e incertezze dovute alla mancata stabilizzazione dei docenti di indirizzo, oltre ad una ingiustificata decurtazione delle ore di esecuzione e interpretazione, ad oggi ancora non sanata a livello nazionale.
Da qui la richiesta agli uffici scolastici regionale e provinciale a concedere una sezione in più per le prime e l’appello alle istituzioni, politiche e culturali, di Firenze a mobilitarsi per questo obiettivo, per consentire a molti ragazzi di affrontare con speranza il proprio futuro nell’ottica di una scelta professionale consapevole e autonoma.
Antonella Velani confermata Segretaria Cisl Scuola Firenze-Prato
“La scuola recuperi la coesione interna devastata dalla legge 107.”
Antonella Velani è stata confermata Segretaria generale della Cisl Scuola Firenze-Prato, dal congresso territoriale del sindacato, svoltosi oggi a Firenze, nella sede regionale della Cisl. All’assemblea, preceduta dalle assemblee nei plessi scolastici svoltesi nelle scorse settimane, hanno partecipato 58 delegati in rappresentanza dei 4300 iscritti della Cisl Scuola delle due province. Presente anche la Segretaria generale nazionale Cisl Scuola, Maddalena Gissi.
“La scuola – ha detto Velani nel suo intervento al Congresso – deve tornare a fare comunità, ovvero recuperare quell’azione di coesione interna tra tutti gli operatori, tanto faticosamente costruita negli anni e devastata dalla legge 107, la cosiddetta ‘buona scuola’.”
“Solo facendo comunità professionale – ha continuato la Segretaria Cisl – la scuola può mettere in campo tutte le necessarie sinergie per affrontare qualunque situazione ruoti attorno all’unico motivo della sua esistenza, cioè lo studente.”
“Oggi – ha denunciato Velani – troppe Istituzioni scaricano sulla scuola i propri compiti, appesantendone il cammino e distogliendo attenzione, tempo e impegno degli operatori, che dovrebbero invece essere concentrati solo e soltanto sul rapporto con gli studenti. Ciascuno di noi che abbiamo scelto l’insegnamento, l’ha fatto pensando in primo luogo agli studenti. E’ per questo che chiediamo alle Istituzioni, nazionali e locali, di metterci nelle condizioni di fare bene il nostro lavoro, di concentrarci sugli studenti, perché è attraverso di loro che possiamo contribuire a costruire un futuro migliore per il Paese.”
“La scuola – ha detto Velani nel suo intervento al Congresso – deve tornare a fare comunità, ovvero recuperare quell’azione di coesione interna tra tutti gli operatori, tanto faticosamente costruita negli anni e devastata dalla legge 107, la cosiddetta ‘buona scuola’.”
“Solo facendo comunità professionale – ha continuato la Segretaria Cisl – la scuola può mettere in campo tutte le necessarie sinergie per affrontare qualunque situazione ruoti attorno all’unico motivo della sua esistenza, cioè lo studente.”
“Oggi – ha denunciato Velani – troppe Istituzioni scaricano sulla scuola i propri compiti, appesantendone il cammino e distogliendo attenzione, tempo e impegno degli operatori, che dovrebbero invece essere concentrati solo e soltanto sul rapporto con gli studenti. Ciascuno di noi che abbiamo scelto l’insegnamento, l’ha fatto pensando in primo luogo agli studenti. E’ per questo che chiediamo alle Istituzioni, nazionali e locali, di metterci nelle condizioni di fare bene il nostro lavoro, di concentrarci sugli studenti, perché è attraverso di loro che possiamo contribuire a costruire un futuro migliore per il Paese.”
La categoria dimenticATA: 200 posti vacanti nel del personale ATA delle scuole fiorentine
presidio a Firenze di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda. “In piazza per una questione di dignita'”
Per la Buona Scuola del governo Renzi i lavoratori del personale ATA (Amministrativo Tecnico Ausiliario) sono lavoratori invisibili e neanche se ne deve parlare, per la Legge di Stabilità sono solo un costo. Per gli alunni, le famiglie e i docenti, invece, sono una presenza fondamentale e insostituibile.
Stiamo parlando del personale che risponde al telefono quando i genitori chiamano a scuola per informazioni, accompagna i bambini di tre anni al bagno, aiuta gli insegnanti di sostegno con i ragazzi disabili, inserisce i dati per il pagamento degli stipendi, prepara i laboratori di informatica, fisica o chimica per i ragazzi delle superiori. Lavoratori in possesso di specifiche competenze professionali, che portano un contributo insostituibile all'attività didattica e il cui ruolo risulta infungibile (cioè che non può essere svolto da nessun altro ufficio della Pubblica Amministrazione).
Da anni questa categoria lavora in condizioni di organico sottodimensionato: basti pensare che nella sola Provincia di Firenze risultano vacanti più di 200 posti, e ciò comporta drammatiche conseguenze su molti aspetti cruciali delle istituzioni scolastiche, come sicurezza degli alunni, rispetto delle scadenze amministrative, funzionamento della didattica. Inoltre questo personale non ha più la possibilità di specializzarsi e dal settembre scorso non può neanche rischiare di ammalarsi: le ultime due Leggi di Stabilità infatti impediscono di chiamare un supplente per i primi sette giorni di malattia di un collaboratore scolastico e impediscono del tutto la sostituzione di un assistente amministrativo o tecnico, anche per un intero anno scolastico.
Lo scorso 22 ottobre il MIUR si era preso l'impegno di affrontare seriamente i tanti problemi sollevati, ma ad oggi non si è fatto niente. Per combattere questa inazione FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams ritengono necessario riprendere una fase di mobilitazione che - insieme alla rivendicazione di un rinnovo contrattuale non più rinviabile per l’intero comparto scuola - evidenzi in modo specifico gli obiettivi che assumono per l’area del personale ATA un carattere di assoluta e specifica urgenza.
Le richieste dei sindacati:
- un piano di assunzioni e l’istituzione dell’organico funzionale;
- l’abrogazione delle norme che tagliano gli organici, che limitano le supplenze brevi e congelano il turn over;
- l’estensione della figura di Assistente Tecnico in ogni scuola;
- il superamento dell’esternalizzazione dei servizi ausiliari, tecnici e amministrativi;
- il pagamento e ripristino delle posizioni economiche non liquidate;
- la ripresa della mobilità professionale tra le aree;
- l’indizione del bando per i concorsi ordinario e riservato al profilo di Dsga;
- il pagamento della indennità ai Dsga in reggenza su due scuole;
- il superamento delle disfunzioni croniche del sistema informativo Sidi e la corretta interpretazione delle leggi e delle norme contrattuali.
Stiamo parlando del personale che risponde al telefono quando i genitori chiamano a scuola per informazioni, accompagna i bambini di tre anni al bagno, aiuta gli insegnanti di sostegno con i ragazzi disabili, inserisce i dati per il pagamento degli stipendi, prepara i laboratori di informatica, fisica o chimica per i ragazzi delle superiori. Lavoratori in possesso di specifiche competenze professionali, che portano un contributo insostituibile all'attività didattica e il cui ruolo risulta infungibile (cioè che non può essere svolto da nessun altro ufficio della Pubblica Amministrazione).
Da anni questa categoria lavora in condizioni di organico sottodimensionato: basti pensare che nella sola Provincia di Firenze risultano vacanti più di 200 posti, e ciò comporta drammatiche conseguenze su molti aspetti cruciali delle istituzioni scolastiche, come sicurezza degli alunni, rispetto delle scadenze amministrative, funzionamento della didattica. Inoltre questo personale non ha più la possibilità di specializzarsi e dal settembre scorso non può neanche rischiare di ammalarsi: le ultime due Leggi di Stabilità infatti impediscono di chiamare un supplente per i primi sette giorni di malattia di un collaboratore scolastico e impediscono del tutto la sostituzione di un assistente amministrativo o tecnico, anche per un intero anno scolastico.
Lo scorso 22 ottobre il MIUR si era preso l'impegno di affrontare seriamente i tanti problemi sollevati, ma ad oggi non si è fatto niente. Per combattere questa inazione FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams ritengono necessario riprendere una fase di mobilitazione che - insieme alla rivendicazione di un rinnovo contrattuale non più rinviabile per l’intero comparto scuola - evidenzi in modo specifico gli obiettivi che assumono per l’area del personale ATA un carattere di assoluta e specifica urgenza.
Le richieste dei sindacati:
- un piano di assunzioni e l’istituzione dell’organico funzionale;
- l’abrogazione delle norme che tagliano gli organici, che limitano le supplenze brevi e congelano il turn over;
- l’estensione della figura di Assistente Tecnico in ogni scuola;
- il superamento dell’esternalizzazione dei servizi ausiliari, tecnici e amministrativi;
- il pagamento e ripristino delle posizioni economiche non liquidate;
- la ripresa della mobilità professionale tra le aree;
- l’indizione del bando per i concorsi ordinario e riservato al profilo di Dsga;
- il pagamento della indennità ai Dsga in reggenza su due scuole;
- il superamento delle disfunzioni croniche del sistema informativo Sidi e la corretta interpretazione delle leggi e delle norme contrattuali.
2 DICEMBRE ASSEMBLEA PERSONALE ATA
Scuole che restano chiuse per una settimana perché il custode è malato o che ritardano il pagamento degli stipendi e gli adempimenti amministrativi perché per le Segreterie non sono previste supplenze
Sono due delle conseguenze più impattanti – finora sventate grazie a soluzioni straordinarie e poco ortodosse adottate caso per caso - della nuova legge 107 (la cosiddetta ‘buona scuola’) che ha previsto per i collaboratori scolastici il blocco delle nomine dei supplenti per i primi 7 giorni di assenza e il divieto completo di nominare supplenti del personale amministrativo.
Il risultato è che le scuole potrebbero non aprire o chiudere per mancanza del collaboratore scolastico. Un problema tanto più serio nei piccoli plessi scolastici, dove il custode è uno solo.
Nelle Segreterie poi dove si assentano per lunghi periodi (ad esempio per una maternità o per gravi patologie) gli assistenti amministrativi, sono a rischio ritardo l’elaborazione dei contratti, il pagamento degli stipendi, le iscrizioni degli alunni, i pagamenti più vari da effettuare, perché per loro non sono previste supplenze.
Per discutere di questi e di altri problemi che affliggono il personale ATA (Assistenti Tecnici e Amministrativi) e che hanno già fatto registrare diverse situazioni critiche anche in provincia di Firenze, i sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal e Cobas hanno convocato l’Assemblea di tutto il personale ATA della provincia di Firenze per Mercoledì prossimo, 2 Dicembre, nell’Auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/a, a Firenze.
Per consentire a tutti di partecipare si terranno 2 assemblee, al mattino (dalle 9 alle 12) e al pomeriggio (dalle 14 alle 17).
A margine dell’assemblea i rappresentanti sindacali terranno un incontro stampa alle ore 11, per dare conto dei tanti problemi con cui chi vive nella scuola è chiamato a confrontarsi ogni giorno e che, purtroppo, la riforma della cosiddetta ‘buona scuola’, alla prova dei fatti, non ha risolto ma anzi aggravato.
Sono due delle conseguenze più impattanti – finora sventate grazie a soluzioni straordinarie e poco ortodosse adottate caso per caso - della nuova legge 107 (la cosiddetta ‘buona scuola’) che ha previsto per i collaboratori scolastici il blocco delle nomine dei supplenti per i primi 7 giorni di assenza e il divieto completo di nominare supplenti del personale amministrativo.
Il risultato è che le scuole potrebbero non aprire o chiudere per mancanza del collaboratore scolastico. Un problema tanto più serio nei piccoli plessi scolastici, dove il custode è uno solo.
Nelle Segreterie poi dove si assentano per lunghi periodi (ad esempio per una maternità o per gravi patologie) gli assistenti amministrativi, sono a rischio ritardo l’elaborazione dei contratti, il pagamento degli stipendi, le iscrizioni degli alunni, i pagamenti più vari da effettuare, perché per loro non sono previste supplenze.
Per discutere di questi e di altri problemi che affliggono il personale ATA (Assistenti Tecnici e Amministrativi) e che hanno già fatto registrare diverse situazioni critiche anche in provincia di Firenze, i sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal e Cobas hanno convocato l’Assemblea di tutto il personale ATA della provincia di Firenze per Mercoledì prossimo, 2 Dicembre, nell’Auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/a, a Firenze.
Per consentire a tutti di partecipare si terranno 2 assemblee, al mattino (dalle 9 alle 12) e al pomeriggio (dalle 14 alle 17).
A margine dell’assemblea i rappresentanti sindacali terranno un incontro stampa alle ore 11, per dare conto dei tanti problemi con cui chi vive nella scuola è chiamato a confrontarsi ogni giorno e che, purtroppo, la riforma della cosiddetta ‘buona scuola’, alla prova dei fatti, non ha risolto ma anzi aggravato.
IN TANTISSIMI PER UNA BUONA SCUOLA
Obihall strapieno stamani a Firenze per l’assembla provinciale dei lavoratori della scuola, indetta dai sindacati per fare il punto sui tanti problemi sollevati dalla cosiddetta legge della ‘buona scuola’. Circa 4mila le persone presenti, tanto che in diverse centinaia non hanno trovato posto all’interno, neppure in piedi e hanno dovuto seguire gli interventi all’assemblea da fuori, grazie agli altoparlanti.
L’assemblea ha approvato un ordine del giorno nel quale si ribadisce il “parere negativo” sulla riforma del governo e sugli interventi delle legge di stabilità 2015, “provvedimenti che stanno producendo effetti ulteriormente peggiorativi sulla scuola pubblica, ormai stremata da oltre un decennio di tagli.” Nel documento si chiede al governo il “reintegro dei tagli del personale ATA, per arrivare all’azzeramento delle limitazioni delle supplenze” di questi lavorati e “l’istituzione anche per il personale ATA dell’organico funzionale”.
A proposito di organico funzionale, per il personale docente si chiede di istituirlo “in modo che non possa essere confuso con un contingente di docenti da utilizzare in modo flessibile per le supplenze o arricchimento dell’offerta formativa su ambiti territoriali.”
Infine si chiede all’Esecutivo di “aprire il rinnovo contrattuale” e di recuperare, nel piano di stabilizzazione straordinario, i docenti della scuola dell’infanzia e tutti i precari ingiustamente esclusi.”
Durante l’assemblea è stato anche annunciata una grande manifestazione nazionale a Roma entro la fine di Ottobre, la cui data esatta sarà definita nei prossimi giorni.
L’assemblea ha approvato un ordine del giorno nel quale si ribadisce il “parere negativo” sulla riforma del governo e sugli interventi delle legge di stabilità 2015, “provvedimenti che stanno producendo effetti ulteriormente peggiorativi sulla scuola pubblica, ormai stremata da oltre un decennio di tagli.” Nel documento si chiede al governo il “reintegro dei tagli del personale ATA, per arrivare all’azzeramento delle limitazioni delle supplenze” di questi lavorati e “l’istituzione anche per il personale ATA dell’organico funzionale”.
A proposito di organico funzionale, per il personale docente si chiede di istituirlo “in modo che non possa essere confuso con un contingente di docenti da utilizzare in modo flessibile per le supplenze o arricchimento dell’offerta formativa su ambiti territoriali.”
Infine si chiede all’Esecutivo di “aprire il rinnovo contrattuale” e di recuperare, nel piano di stabilizzazione straordinario, i docenti della scuola dell’infanzia e tutti i precari ingiustamente esclusi.”
Durante l’assemblea è stato anche annunciata una grande manifestazione nazionale a Roma entro la fine di Ottobre, la cui data esatta sarà definita nei prossimi giorni.
LA SCUOLA TOSCANA SPIEGATA ALLA POLITICA
COMUNICATO STAMPA 17/04/2015
Lunedì prossimo 20 Aprile a Firenze, alle ore 15, nell’Auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/A, i sindacati regionali della scuola hanno invitato Deputati e Senatori eletti in Toscana, Consiglieri presenti e futuri della Regione Toscana, ad un incontro sui tanti problemi che il piano scuola del governo non affronta in modo adeguato e sulle misure che invece sarebbe urgente adottare.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu chiedono infatti sostanziali cambiamenti al disegno di legge del governo e indicano tre questioni come prioritarie: stabilizzazione del lavoro, ruolo della dirigenza, contratto nazionale e ruolo della contrattazione.
1. Stabilizzazione del lavoro, da realizzare attraverso un piano straordinario pluriennale di assunzione di tutti i precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle GAE.
Soluzioni vanno trovate anche per i precari idonei al concorso e con 36 mesi senza abilitazione. Le misure proposte devono riguardare sia i docenti che il personale Ata. Le assunzioni vanno attuate con una legislazione di urgenza.
2. Ruolo della dirigenza. La progettazione dell’attività educativa delle scuole autonome è competenza del Collegio docenti e per renderla il più possibile efficace non può essere affidata solo al dirigente scolastico, in particolare per quanto riguarda il salario accessorio.
3. Contratto nazionale e ruolo della contrattazione. Il rinnovo del CCNL è indispensabile non solo per rimettere in ordine una disciplina dissestata dai numerosi provvedimenti legislativi, ma per decidere in sede negoziale tutto ciò che riguarda salario, orario, diritti e doveri del personale. Dopo sette anni di blocco del contratto, non è accettabile l’ipotesi di discuterne solo gli aspetti normativi, rinviando la parte economica.
L’incontro di lunedì, scrivono i sindacati nella lettera di invito per i politici, sarà utile “per contestualizzare questi contenuti nella nostra Regione: con esempi pratici, simulazioni e proiezione di scenari, potrà essere più facile fornirvi contributi, speriamo utili, alla discussione. Sarà l'occasione anche per le forze politiche di spiegare i punti di vista sul provvedimento e le eventuali strategie di intervento parlamentare.”
“Pensiamo inoltre –aggiungono i sindacati- vista la scadenza elettorale toscana, che la consapevolezza degli effetti del DDL anche sul nostro territorio possa stimolare l'impegno delle forze politiche nella nostra regione.”
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu chiedono infatti sostanziali cambiamenti al disegno di legge del governo e indicano tre questioni come prioritarie: stabilizzazione del lavoro, ruolo della dirigenza, contratto nazionale e ruolo della contrattazione.
1. Stabilizzazione del lavoro, da realizzare attraverso un piano straordinario pluriennale di assunzione di tutti i precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle GAE.
Soluzioni vanno trovate anche per i precari idonei al concorso e con 36 mesi senza abilitazione. Le misure proposte devono riguardare sia i docenti che il personale Ata. Le assunzioni vanno attuate con una legislazione di urgenza.
2. Ruolo della dirigenza. La progettazione dell’attività educativa delle scuole autonome è competenza del Collegio docenti e per renderla il più possibile efficace non può essere affidata solo al dirigente scolastico, in particolare per quanto riguarda il salario accessorio.
3. Contratto nazionale e ruolo della contrattazione. Il rinnovo del CCNL è indispensabile non solo per rimettere in ordine una disciplina dissestata dai numerosi provvedimenti legislativi, ma per decidere in sede negoziale tutto ciò che riguarda salario, orario, diritti e doveri del personale. Dopo sette anni di blocco del contratto, non è accettabile l’ipotesi di discuterne solo gli aspetti normativi, rinviando la parte economica.
L’incontro di lunedì, scrivono i sindacati nella lettera di invito per i politici, sarà utile “per contestualizzare questi contenuti nella nostra Regione: con esempi pratici, simulazioni e proiezione di scenari, potrà essere più facile fornirvi contributi, speriamo utili, alla discussione. Sarà l'occasione anche per le forze politiche di spiegare i punti di vista sul provvedimento e le eventuali strategie di intervento parlamentare.”
“Pensiamo inoltre –aggiungono i sindacati- vista la scadenza elettorale toscana, che la consapevolezza degli effetti del DDL anche sul nostro territorio possa stimolare l'impegno delle forze politiche nella nostra regione.”
''LA SCUOLA DI RENZI NON E' BUONA''
COMUNICATO STAMPA 15/04/2015
Velani: “L’ennesima riforma della scuola, varata senza confronto, piena di contraddizioni, che apre a conflittualità e improvvisazione. E che dopo aver sbandierato assunzioni per tutti i precari ne ‘dimentica’ 80mila.”
Duemila lavoratori della scuola fiorentina, docenti e personale ATA, di ruolo e precari, sono da stamani in Assemblea non-stop (fino alle 18) al cinema Aurora di Scandicci, strapieno e debordante, per discutere del Ddl del Governo Renzi, contro il quale sabato prossimo, 18 Aprile, i sindacati hanno organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma. “La scuola di Renzi non è buona –dice Antonella Velani, Segretaria della Cisl Scuola di Firenze e Prato-. Siamo di fronte all'ennesima riforma, con una legge che stravolge tutto l'assetto democratico attualmente esistente: lo fa senza alcun confronto con i lavoratori e la parte sindacale, chiudendo la porta a 80mila lavoratori precari abilitati che da settembre non lavoreranno più perché le sbandierate assunzioni non li comprenderanno. La scuola di pensiero che trasmette il disegno di legge è quella dell'uomo solo al comando; scompare la libertà di insegnamento e la visione di una scuola come comunità educante, lasciando il posto a conflittualità e improvvisazione. Una lettura attenta del Ddl evidenzia contraddizioni e ‘distrazioni’, a cominciare dal piano di assunzioni che disattende le giuste aspettative di molti e non risolve in alcun modo la questione supplenze.” A convocare l’Assemblea e organizzare la manifestazione di sabato, tutti i maggiori sindacati di categoria: Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals, Gilda. Altre simili, ma finora non con questa partecipazione, sono in svolgimento in tutte le province della Toscana. Domani un’analoga iniziativa sarà attuata, per l’Empolese-Valdelsa, alla scuola Pontormo di Empoli. |
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