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CISL FIRENZE PRATO

Pasqua e Pasquetta, “no alle aperture commerciali nelle festivita'”
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Toscana proclamano sciopero nel commercio

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Firenze, 28-3-2018 - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Toscana ribadiscono la contrarietà alle aperture dei negozi per le prossime festività religiose e ne chiedono il rispetto del significato e del valore sociale. La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive, anno dopo anno, si sta rivelando disastrosa, non ha portato nessun aumento dell’occupazione e nessun aumento dei consumi, come dimostrano i tanti negozi dei centri storici chiusi e le procedure di licenziamento fatte dalle aziende della Grande Distribuzione, anche quelle che hanno scelto il “sempre aperto h24”. Sono peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, è aumentata solo la precarietà. No a lavorare per le feste! Il commercio non è un servizio essenziale. Filcams, Fisascat e Uiltucs Toscana chiedono alle forze politiche, soprattutto a quelle che hanno vinto le elezioni, di essere coerenti con quanto annunciato in campagna elettorale e di abrogare la Legge Monti sulle liberalizzazioni. No al sempre aperto, sì a un modello sostenibile del commercio, per città più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiore contrattazione in difesa dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi che queste festività rappresentano. Per questo le Segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs proclamano l’astensione dal lavoro e lo sciopero per le prossime festività di Pasqua e Pasquetta (1-2 aprile).

GIANNI ELMI NUOVO SEGRETARIO FISASCAT CISL FIRENZE PRATO

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Il Direttivo della Fisascat Cisl di Firenze e Prato si è riunito il 5 febbraio 2018, alla presenza del Segretario della Fisascat Toscana, Carlo di Paola, del Segretario della Ust Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina, e del Segretario della Fisascat nazionale, Pierangelo Raineri.
Preso atto delle dimissioni presentate dal Segretario uscente, Salvo Carofratello, chiamato a ricoprire un prestigioso incarico a Roma all’interno della Federazione nazionale, si è proceduto all’elezione del sostituto.
Su proposta di Carlo di Paola, i delegati hanno deciso di dare fiducia e votato compattamente il nuovo Segretario Generale, Gianni Elmi Andretti. Sulla sua figura, già presente in Federazione come componenete della Segreteria, sono convenute le preferenze e quindi ha assunto la nuova carica.
Nel suo intervento di presentazione Gianni Elmi Andretti ha brevemente descritto i suoi progetti e le sue idee per la direzione che dovrà prendere la Federazione nei prossimi tre anni.
Sia al nuovo che al passato Segretario Generale auguriamo i migliori auspici di Buon Lavoro per tutti i futuri e numerosi impegni
NEWS IN TEMPO REALE

#FUORISERVIZIO
6 MAGGIO SCIOPERO INTERSETTORIALE per i contratti dei servizi
oltre 5.000 in piazza

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Oggi è stato sciopero per circa 100mila lavoratrici e lavoratori in Toscana che hanno il Contratto Nazionale scaduto: Multiservizi Pulizie, Turismo, Pubblici Esercizi, Farmacie Private, Aziende Termali. É stata la prima volta che le categorie Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL e Uiltrasporti UIL hanno proclamato uno sciopero intersettoriale che mette insieme tanti addetti, accomunati dalle posizioni di chiusura delle Associazioni Datoriali che impediscono il rinnovo dei contratti (l'adesione allo sciopero è stata alta).
A Firenze stamani si è svolta la manifestazione regionale, in piazza San Lorenzo (oltre 5mila partecipanti), tra tante bandiere rosse, verdi e azzurre, gli interventi di sindacalisti, delegati, lavoratori e lavoratrici dal palco, musica e colore.
I lavoratori e le lavoratrici interessati dallo sciopero di oggi sono cuochi, camerieri, baristi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti. “Ogni giorno incontriamo molti di loro e a loro ci rivolgiamo per soddisfare bisogni primari imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana, durante il nostro tempo libero. Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, come il Turismo e il sistema degli Appalti, che rappresentano una componente rilevante del Pil Italiano; ma soprattutto svolgono lavori importanti e delicati, come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle persone. Sono lavoratrici e lavoratori con stipendi bassi, intorno ai mille euro se a tempo pieno, moltissimi con contratto Part time quasi sempre involontario, e aspettano il rinnovo del Contratto chi da mesi, chi da tre anni, chi, come i lavoratori delle Terme, da quasi 5, anni contrassegnati da trattative, interruzioni e mobilitazioni. Per questo oggi siamo stati 'Fuori servizio', come da slogan della manifestazione: dalla Toscana è partito un messaggio forte, serve un nuovo Contratto nazionale”, spiegano i sindacati.

scioperovo!

No al lavoro per Pasqua e Pasquetta!

il piatto piange
mensa a rischio in scuole, ospedali e aziende

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“Il piatto piange” (come da slogan della mobilitazione): mensa a rischio venerdì in scuole, ospedali, aziende. Infatti i lavoratori e le lavoratrici della ristorazione collettiva (che preparano i pasti nelle mense di scuole, ospedali e aziende, svolgendo un delicato ruolo per anziani, bimbi e malati) saranno in sciopero (indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana) venerdì 5 febbraio, tutto il giorno.
Per l'occasione, dalle ore 10 alle 13 è previsto un presidio a Firenze in via Cavour davanti alla Prefettura (la stampa è invitata).
Nel corso del presidio, le lavoratrici (tutte indosseranno un cappello da cuoca) distribuiranno una piccola colazione e una delegazione sarà ricevuta dal Prefetto.
Queste lavoratrici e lavoratori, che spesso sono impiegati a part time e con diversi mesi di sospensione dell'attività, che svolgono il delicato lavoro della preparazione di pasti per anziani, bimbi e malati, hanno il contratto nazionale di lavoro scaduto da 32 mesi, quindi anche la busta paga non riceve aumenti dal gennaio 2013 (guadagnano poco più di 5 euro netti per ora lavorata).
Dopo due anni e mezzo di trattativa, i datori di lavoro per rinnovare il contratto hanno posto condizioni inaccettabili: intanto vogliono limitare il pagamento dei primi tre giorni di malattia solo per tre eventi all'anno (poi nessuna retribuzione se ci si ammala).
Inoltre, anche se la maggior parte dei lavoratori è a part time, hanno chiesto di poter gestire l'orario di lavoro in base alle esigenze dell'azienda, quindi nessuna programmazione certa dell'orario di lavoro e massima flessibilità.
Poi, i datori chiedono un uso unilaterale di una parte dei permessi retribuiti a disposizione dei lavoratori che oggi vengono utilizzati per visite mediche, visite figli, impegni personali, eccetera: vogliono che siano anche queste per la maggior parte a disposizione dei datori di lavoro, per meglio rispondere alle esigenze tecnico organizzative delle aziende.
“Non possiamo accettare tutto questo, c'è una dignità da difendere. Si tratta di diritti, non di privilegi.
Lo sciopero del 5 febbraio è solo una tappa di un percorso di mobilitazione che dovrà portare al rispetto della dignità di queste lavoratrici”, spiegano  Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana.

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SCIOPERO GENERALE DIPENDENTI CNA

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IKEA ROVESCIA I NOSTRI DIRITTI!

In occasione dello sciopero nazionale unitario, i lavoratori e le lavoratrici di IKEA a Sesto Fiorentino, saranno in presidio davanti al negozio, contro la disdetta del contratto integrativo, SABATO 11 LUGLIO DALLE 9.00 ALLE 13.00

LA LIBERAZIONE NON SI VENDE

Come ogni anno è polemica sulle aperture nel commercio 25 aprile e 1 Maggio
Filcams e Fisascat: Ecco perché siamo contrari alle aperture indiscriminate.



COMUNICATO STAMPA

Alla vigilia dei due ponti laici più importanti del nostro Paese, è ripreso il dibattito per le aperture commerciali nei giorni festivi.
Al valore storico e sociale del 25 aprile, festa della Liberazione, viene contrapposto un esagerato consumismo, che secondo i sostenitori del sempre aperto, è indispensabile per il rilancio dell’economia, ma che nei fatti non ha prodotto né maggiori incassi, né maggiore occupazione, ma ha pesantemente peggiorato le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il 25 aprile è una giornata storicamente e socialmente importante. Per questo siamo contrari alle aperture dei negozi e dei centri commerciali e non a caso abbiamo sempre proclamato uno sciopero ‘di tutela’ in queste date. E se quest'anno Unicoop del Tirreno decide di rimanere aperta, come da anni fanno le altre aziende della grande distribuzione, sbaglia, perché decide di abbandonare questi valori così importanti e il tratto distintivo della cooperazione, per uniformarsi alle altre catene della grande distribuzione.
Per questo il 25 aprile saremo a protestare, in tutte le forme possibili, in tutti i punti vendita che decideranno di tenere aperto.
E’ una battaglia i diritti dei lavoratori, per la conciliazione di tempi di vita e di lavoro per un modello di consumo diverso e sostenibile. Ma è anche una lotta per i valori, per il rispetto della nostra cultura, la nostra storia e le battaglie dei nostri genitori e dei nostri nonni, per mantenere viva la memoria, di chi prima di noi ha combattuto per un'ideale, per la libertà e per la dignità del lavoro, anche a costo della vita.
Per questo risultato ancor più incomprensibile, su una posizione da sempre condivisa e unitaria, l’uscita solitaria della Uiltucs, che provoca confusione in un periodo in cui c’è invece grande bisogno di unità sindacale per salvaguardare le condizioni di lavoro e difendere il valore del lavoro, su cui è fondata la nostra Repubblica.



Stefano Nicoli                                                Carlo di Paola
Filcams-Cgil Toscana                                    Fisascat-Cisl Toscana


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